Vignate, troppi furgoni. E la casa scricchiola

Emergenza a Cascina San Pedrino: "Passaggio continuo a ridosso del muro, la mia abitazione a rischio crolli"

Le crepe nell'abitazione

Le crepe nell'abitazione

Vignate (Milano), 6 dicembre 2016 - "Passaggio continuo a ridosso del muro, la mia casa a rischio crolli", e uno storico residente di Cascina San Pedrino prende in mano le carte bollate. In una denuncia presentata ai carabinieri cita Comune e Polizia Locale, "non hanno fatto ciò che è loro compito". Al centro dell'esposto la querelle sul passaggio nel centro della frazione dei mezzi della logistica Bartolini: "Da anni ci prendono in giro. Adesso qualcuno adotti delle soluzioni, e che siano soluzioni definitive". Pietro Manzoni abita da 50 anni a Cascina san Pedrino, lungo caseggiato rurale e molti decenni fa prima sede del Comune di Vignate, che si affaccia sulla via centrale della frazioncina. Il traffico parte dai cancelli della logistica e si dirige alla rotonda d'innesto alla nuova Rivoltana. «C'è un passaggio anche dall'altra parte - tuona il residente - ma così il percorso verso la provinciale riqualificata si allunga di una decina di minuti. Molto più comodo passare di qui, fra le case. Siamo diventati una comoda scorciatoia per i furgoni. Ed ecco il risultato«.

Manzoni mostra crepe sui muri esterni e crepe all'interno sulle colonne portanti del garage ex officina di sua proprietà. A periziare le fessurazioni esperti dello Studio Ter, che così hanno concluso: «L'abitazione presenta evidenti lesioni e uno stato fessurativo diffuso. Da un punto di vista strutturale la presenza di sollecitazioni diamiche produrrà nel prossimo futuro ulteriori danneggiamenti, fino ad arrivare a compromettere la stabilità strutturale delle costruzioni medesime«. E ancora: «Taluni meccanismi di collasso non sono assolutamente da sottovalutare in relazione a sicurezza e incolumità delle persone«. «Inerzia e comportamento omissivo« vengono addebitati nella denuncia al sindaco e ai referenti dell'area tecnica e di sicurezza del Comune.

«Non so nulla di questa nuova denuncia, altre ve n'erano state in precedenza e abbiamo dato sempre ogni risposta del caso. - dice ora il sindaco Paolo Gobbi - . Ribadisco. Vi sono, e sono in essere, delle misure a protezione dell'abitato: limite ai 35 quintali dei passaggi, e orari di divieto al transito. Talvolta possiamo controllarne il rispetto, talvolta no«. Sulla casa crepata: «Vedremo innanzitutto se le crepe in un vecchissimo stabile sono davvero riconducibili al solo traffico. ma non è, ripeto, un problema rispetto al quale stiamo con le mani in mano. Con la Polizia Locale stiamo studiando altre misure«. All'ingresso dell'abitato i resti di una sbarra che limitava gli accessi ai mezzi sotto i tre metri: «Abbiamo dovuta rimuoverla per consentire eventuale transito dei mezzi di soccorso«. Così anche il comandante della Polizia Locale Giampietro Magni: «Su quel tratto - dice - abbiamo realizzato dossi, un attraversamento rialzato, la sbarra poi rimossa. L'ipotesi ora è di installare i varchi con la fototrappola, e sono in lista d'attesa per il dopo bilancio. Rischio crolli? Parlino le perizie. Ma in quello stabile abitano altre 90 persone, e nessun'altra protesta è agli atti«.