La Lombardia investe nella sanità: novità a Vaprio d'Adda e Vizzolo Predabissi

Nel primo ospedale è entrato in servizio il nuovo Cup, mentre nel secondo è arrivata una nuova Tac da 400mila euro

Il taglio del nastro della nuova Tac

Il taglio del nastro della nuova Tac

Vaprio d'Adda (Milano), 3 ottobre 2017 - Doppio taglio del nastro negli ospedali dell’hinterland. Ieri, a Vaprio è entrato in servizio il nuovo Cup, il Centro unico di prenotazione, a Vizzolo, invece, una Tac da 400mila euro. A inaugurare nel Sud Milano, Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione. Al suo fianco, Mario Alparone, direttore generale dell’Asst Melegnano-Martesana, padrone di casa. Soddisfatto Andrea Beretta, sindaco di Vaprio, è la seconda volta in pochi mesi che si trova faccia a faccia con lo stato maggiore della sanità lombarda.

"Segno di attenzione per la nostra comunità e per i pazienti". "E segno pure del fatto che i lavori di trasformazione del Crotta-Oltrocchi marciano secondo programma", aggiunge. Il Cup è un assaggio gradito a tutti, autorità e cittadini, di quel che a fine cantiere diventerà l’ex ospedalino, salvato dalla scure dei tagli e candidato nella terza puntata della Riforma a diventare punto di riferimento per gli 11mila cronici della zona, ultima frontiera della rivoluzione sanitaria, in corso. Un’operazione da 3 milioni di euro, interamente finanziati dalla giunta Maroni, che sembrava non partire mai, ma che, finalmente, in primavera è decollata cancellando i malumori degli ultimi anni. Il nuovo Centro unico di prenotazione è un’anteprima del resto degli spazi, dove sono al lavoro i muratori. Cornice al passo con i tempi, per il salottino dove si prenotano visite ed esami. E fra sei mesi, qui, arriverà un mammografo, altra tecnologia importante per abbattere liste d’attesa e rispondere alla domanda di salute di migliaia di donne.

Nuovi servizi e attrezzature anche al Predabissi. Una Tomografia assiale computerizzata di ultima generazione, a 64 strati, capace di personalizzare il livello delle radiazioni emanate. "Ha caratteristiche di assoluta innovazione - ha commentato il direttore -. In questo modo si evita ai pazienti di essere sottoposti ad esami più invasivi". Secondo Gallera, dotazioni come la Tac testimoniano come si possa "dare concretezza agli sforzi economici che Regione Lombardia sta mettendo in campo". L’assessore ha inoltre evidenziato che l’Asst di Melegnano e della Martesana "è un’azienda importante anche in termini di continuità nel rapporto fra ospedali e territorio". Soddisfazione per il nuovo macchinario è stata espressa dal primario di radiologia Domizio Rolla e dal sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli, intervenuto alle cerimonia. Cinque le strumentazioni per la Tac oggi presenti negli ospedali dell’Asst di Melegnano e della Martesana, dove si effettuano 17.700 tomografie all’anno. Solo al Predabissi, sono 30 gli esami di questo genere che vengono eseguiti giornalmente. I tempi di attesa sono mediamente di 40 giorni, contro i 60 previsti per legge; il potenziamento delle attrezzature diagnostiche è funzionale anche a un più rapido accesso ai servizi. Non solo. L’arrivo di nuove strumentazioni s’inserisce in un più ampio programma di rilancio e riqualificazione del Predabissi. Il prossimo sarà, a fine anno, il taglio del nastro delle nuove sale operatorie.