Vaprio, ancora soldi per l’ospedale

Contributo da 750mila euro dalla Regione Lombardia

Il recente taglio del nastro del nuovo Cup

Il recente taglio del nastro del nuovo Cup

Vaprio d'Adda (Milano), 11 ottobre 2017 - Un altro investimento sull’ospedale di Vaprio, 750mila euro in arrivo dalla Regione per la ristrutturazione dei locali da destinare al Sert, il servizio tossicodipendenze, ora a Trezzo, ma a breve verrà traslocato in città, e per l’acquisto di apparecchiature. A una settimana dall’inaugurazione del Centro unico di prenotazione, completamente rinnovato, una nuova iniezione di risorse per il Crotta-Oltrocchi.

E non solo qui, ulteriori 2 milioni 600mila sono appena stati assegnati al resto dell’Azienda Melegnano-Martesana. Serviranno a rinnovare i macchinari degli ex ambulatori, sparsi sul territorio. Dappertutto, arriveranno nuovi cardiografi ed ecotomografi, che effettuano controlli al seno sempre più precisi. Obiettivo, prevenire a 360 gradi. Sul fiume, la nuova tranche di finanziamento si aggiunge ai 3 milioni 600mila già messi sul piatto dal Pirellone per la trasformazione del nosocomio in Pot, presidio ospedaliero territoriale, e servirà in parte per l’aggiornamento delle tecnologie a disposizione degli specialisti. Fra le altre cose, verranno acquistati pure un ecografo e una nuova cabina silente per gli esami audiometrici. Per il direttore generale Mario Alparone, una bella soddisfazione. In un anno e mezzo di mandato ha ricevuto dalla giunta Maroni 38 milioni, una montagna di soldi, che lui ha messo a frutto al 100%: 27 milioni e mezzo solo sul restyling di Vizzolo, frutto di piano pluriennale. Il resto è servito per adeguare, rifare, ammodernare i presidi che fanno capo all’Azienda.

"Segno dell’attenzione che poniamo ai nostri pazienti", sottolinea il direttore. Parte dei soldi appena arrivati - 600mila euro - serviranno a rimpiazzare le apparecchiature endoscopiche, rubate a Vizzolo l’estate secondo programma verso la meta. A fine lavori, l’ex ospedalino che rischiava di essere cancellato dalla spending review, diventerà punto di riferimento per gli 11mila cronici della zona, ultima frontiera della Riforma, che procede in chiaroscuro. Ma questa è tutta un’altra storia.