Ospedale di Vaprio, in arrivo il nuovo Cup

Importanti investimenti per andare incontro alle esigenze dei pazienti

All’ospedale di Vaprio arriva il nuovo Centro unico di prenotazione

All’ospedale di Vaprio arriva il nuovo Centro unico di prenotazione

Vaprio d'Adda (Milano), 28 settembre 2017 - A Vaprio arriva il nuovo Centro unico di prenotazione, fra sei mesi, un mammografo. A Vizzolo, subito, una Tac per tagliare le liste d’attesa. Inaugura, lunedì, Giulio Gallera, assessore regionale alla Sanità. Ormai di casa sul fiume, dove ne approfitterà anche per fare il punto sul maxi-cantiere che sta trasformando l’ospedale cittadino in polo di riferimento per cronici di tutta l’area. Al suo fianco, il direttore generale dell’Asst Melegnano-Martesana, Mario Alparone. "Puntiamo sulla diagnostica per andare incontro alle esigenze dei pazienti". Fra i virtuosi in Lombardia, nei nosocomi casalinghi per sottoporsi a Tomografia assiale computerizzata si aspettano mediamente 40 giorni (60 è il limite di legge), "ci diamo da fare per ridurre ulteriormente le code", aggiunge il direttore.

Mentre sull’Adda è pronto il Cup, "realizzato in tempi record", assaggio di quel che sarà il Crotta-Oltrocchi post-metamorfosi. La prima pietra è stata posata solo il 20 aprile scorso e, ora, si procede spediti verso la meta. Intanto, chi deve prenotare visite ed esami si godrà un salottino hi-tech, aperto dalla prossima settimana. Un ambiente accogliente, al passo con i tempi e con le aspettative. Vaprio si conferma simbolo di rinascita. "Ospedalino" destinato alla chiusura sotto la scure della spending review, è diventato sinonimo di rilancio di servizi per tutta la zona. La Regione ha investito 3 milioni di euro per farne la casa degli 11mila malati senza possibilità di guarigione, che abitano da queste parti. Il passaggio non è stato indolore. Contro il timore di vedersi scippare medici e reparti, si erano mobilitati i cittadini: in pochi giorni avevano raccolto 2.500 firme a favore della causa.

Solo l’avvio del restyling, che ora dà i primi frutti, ha messo fine alle polemiche innescate dal progetto. Alla fine, ci saranno 21 ambulatori al posto degli 11 attuali, 100 ore in più di apertura settimanale e personale potenziato, infermieri compresi. Numeri che sembrano aver convinto anche i più scettici. Il ritorno di Gallera in città, pochi mesi dopo l’inizio lavori, è una garanzia importante: "Dal nuovo corso, il territorio ha tutto da guadagnare", sottolinea il direttore, regista dell’operazione che sta cambiando faccia alla sanità di casa.