Vaprio d’Adda (Milano), 20 aprile – Via al maxi-cantiere che trasformerà l’ospedale di Vaprio in presidio territoriale per cronici. Pochi minuti fa, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha posato la prima pietra al Crotta-Oltrocchi. “Oggi comincia il futuro della sanità sull’Adda”, ha detto parlando della trasformazione che costerà 3 milioni di euro, interamente finanziata dalla giunta Maroni.
“Esporteremo il modello Vaprio in tutta la Lombardia”, ha aggiunto Potenziamento è la parola d’ordine che accompagnerà la metamorfosi: più ambulatori, più visite, più medici. Cento ore aggiuntive la settimana, rispetto a oggi. Mentre le sessioni operatorie sono già passate da 8 a 28 al mese.
I dati sono stati illustrati da Mario Alparone, direttore generale dell’Asst Melegnano-Martesana, regista dell’operazione. Undicimila i cronici della zona che verranno presi in carico dal Pot e dai medici di famiglia, con piani di cura individuali. Crescita prevista anche per la chirurgia programmata. I lavori che cominceranno dal monoblocco, finiranno tra due anni.
Alla cerimonia, molti sindaci. Danilo Villa di Trezzo, presidente del Distretto sanitario quando due anni fa si è giocato il destino dell’ospedale casalingo che rischiava la chiusura, e Alberto Fulgione di Liscate, alla testa dell’assemblea dei Comuni dell'Azienda sanitaria.