Sale la febbre del gioco a Vaprio, boom di slot machine e tagliandi

A Vaprio in un anno sono stati spesi 7,6 milioni in slot e Gratta e vinci

Il gioco, seppur legale, è un fenomeno con conseguenze sociali spesso deleterie

Il gioco, seppur legale, è un fenomeno con conseguenze sociali spesso deleterie

Vaprio d'Adda (Milano), 8 dicembre 2017 - Sale la febbre da gioco a Vaprio: fra Gratta e vinci, slot-machine e scommesse in un anno sono stati spesi 7,6 milioni di euro. Quasi 900 euro pro capite, 872 per l’esattezza, «compresi neonati e novantenni», precisa il sindaco Andrea Beretta, scioccato da questi numeri. «E pensare che fatichiamo a trovare i fondi per ristrutturare il teatro parrocchiale. Servirebbero 800mila euro, il 20% della montagna di soldi sacrificati alla dea bendata». Sul fiume il vizio è in crescita. Nel 2015, gli amanti delle macchinette avevano speso tentando la fortuna 7,4 milioni di euro, 200mila euro in meno dell’anno scorso. L’incremento è di quasi 18mila euro al mese «un tesoretto» che potrebbe essere impiegato per il bene della comunità.

«Un tema sul quale riflettere a fondo», dice il sindaco, che per disincentivare l’azzardo fa lo sconto sulla Tari ai locali pubblici. Un passo importante, non il solo. Manifesti, ordinanze per tenere lontane le slot dalle scuole e dai centri anziani, psicologi e sportelli contro le ludopatie non sembrano avere ridotto il numero di chi è deciso a tentare la sorte. L’esercito degli speranzosi, traditi in partenza come dimostrano le statistiche, non si assottiglia. Vincono poco, eppure ci provano sempre. Difficile centrare l’obiettivo in un territorio che schiera un locale con marchingegni mangia-soldi e lotterie istantanee ogni mille abitanti. Sono questi i numeri nell’Adda-Martesana dove basta girare l’angolo per bruciarsi pensione e stipendio. Neppure l’impegno bipartisan, la lotta al gioco è uno dei pochi argomenti capaci di azzerare le differenze politiche, ha fatto il miracolo. L’identikit di chi rischia grosso vede in cima alla lista gli over 65. Ma gli esperti avvisano: anche gli adolescenti non sono immuni. La dipendenza da video-poker è in aumento pure fra i giovanissimi. Le donne non sono da meno.

«Dovremmo cominciare a interrogarci sull’origine di questa piaga, per debellarla una volta per tutte: le slot-machine sono una libera scelta per chi cerca un po’ di adrenalina, o un vortice che inghiotte i più fragili da combattere con tutte le nostre forze?».