Teem, arriva l’esposto antirumore: "Qui la vita è diventata un inferno"

Gessate, i residenti "denunciano" la difficile convivenza con la strada

Le reazioni sono iniziate con l’apertura dei cantieri (Newpress)

Le reazioni sono iniziate con l’apertura dei cantieri (Newpress)

Gessate, 13 agosto 2017 - «Assordati dalle auto, gli enti preposti intervengano». Esposto di agosto all’Arpa e alla Città metropolitana: lo firmano i residenti della Cascina Gnocco, il complesso abitativo che si affaccia sulla tangenzialina Teem aperta nella scorsa primavera. Fin dall’avvio della strada, sono iniziati disagi prodotti difficile «convivenza» con la variantina: vibrazioni e rumori in primo luogo. Sulla questione si era immediatamente mosso il Comune, che aveva chiesto rilievi fonometrici e sollecitato Teem e Città metropolitana ad attivare le procedure per la realizzazione di barriere fonoassorbenti. Ma niente si è mosso. Poco prima dell’estate, c’è stato un incontro fra cittadini e amministrazione comunale, finalizzato a fare il punto della situazione.

L’esposto è stato inoltrato ad Arpa, Città Metropolitana e Carabinieri nei giorni scorsi, visto che da poco è scattata l’effettiva presa in carico della nuova strada da parte di Città Metropolitana. Sono 35 le famiglie firmatarie. La richiesta, quella di adottare misure «atte a rendere nuovamente vivibile questa zona del paese». L’esposto è lungo e dettagliato. «Ci siamo attivati ora – spiegano i residenti – perché la Città Metropolitana ha dichiarato la chiusura dei lavori. Ciò comporta che qualsiasi intervento di miglioria che venga riconosciuto debba passare attraverso nuovi bandi di gara, che non farebbero altro che allungare ancora i tempi della loro esecuzione». Il problema è dato sì dall’effettiva mole del traffico che, sino dal primo giorno dopo il taglio del nastro, si è riversato sulla strada. Ma è dato soprattutto dall’innegabile e repentino crollo della qualità della vita dei residenti.

I problemi sono legati soprattutto all’inquinamento acustico. Sulla tangenzialina si affacciano perlopiù le case. Così ha sempre sostenuto il sindaco, Giulio Sancini: «A prescindere dalle zonizzazioni e dai risultati delle misurazioni, oltre al fatto se si potesse o meno fare una strada ad alto scorrimento in quella posizione, quel complesso abitativo prima era in campagna e, da un momento all’altro, si è trovato a ridosso di cantieri prima e di una strada provinciale poi. Di questi disagi qualcuno deve farsene carico». L’esposto elenca problematiche del sonno e di salute che molti residenti iniziano a patire: «Ne riterremo responsabili gli organi di competenza». Oltre alle barriere antirumore, i residenti chiedono il posizionamento di autovelox per indurre al rispetto dei limiti di velocità e una diversa regolazione del semaforo a chiamata, che tuteli maggiormente i pedoni.