Segrate, via libera al riequilibrio finanziario. Opposizione all'attacco

Il consiglio comunale dà mandato alla giunta di trovare una soluzione per il deficit milionario. Airato: "Nessun buco nascosto dalla precedente amministrazione, sono scuse per aumentare le tasse"

L’opposizione di Segrate non crede alla versione della Giunta sul buco di bilancio

L’opposizione di Segrate non crede alla versione della Giunta sul buco di bilancio

Segrate (Milano), 15 febbraio 2017 - Dieci anni di tempo per rientrare dei debiti accumulati negli ultimi anni, oltre due milioni di euro che secondo la maggioranza non sono mai stati contabilizzati nei bilanci comunali. Il consiglio comunale ha approvato il riequilibrio finanziario pluriennale dei conti, dando mandato alla giunta di trovare la soluzione per uscire dall’impasse. "Con quindici voti favorevoli e sette contrari, l’aula ha adottato il provvedimento dopo aver preso atto di una condizione di potenziale disequilibrio del bilancio comunale che ha origine nelle scelte della precedente Amministrazione e non può essere sanata con strumenti ordinari", spiega il sindaco Paolo Micheli

Tutto è iniziato con una segnalazione della Ragioneria comunale dello scorso 17 gennaio. A seguito di un’indagine interna, il Comune ha inviato una nota alla Corte dei Conti per accendere i riflettori sull’esistenza di passività per 2,1 milioni. "Somma che è andata ad aggiungersi allo sbilancio di parte corrente per 3,8 milioni, già evidenziato nel conto consuntivo 2015 - spiega l’assessore al Bilancio, Luca Stanca - e causato dal mancato gettito della Tasi per 2,6 milioni (azzerata dalla precedente amministrazione nel 2015) e dal mancato gettito Imu per circa 900mila euro, relativo ai terreni di trasformazione dopo l’annullamento del Pgt da parte del Tar".

La delibera approvata in consiglio verrà inviata entro cinque giorni alla Corte dei Conti, al ministero dell’Interno e all’Organo di Revisione. Toccherà poi alla giunta formulare entro novanta giorni un dettagliato piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di dieci anni. "Tutte le fatture contestate alla precedente amministrazione risultano registrate e protocollate, molte hanno persino la determina dirigenziale che ne autorizza il pagamento. A che gioco sta giocando Micheli: il buco di bilancio tanto sbandierato dov’è finito?", incalzano i consiglieri comunali della Lega Nord.

"Abbiamo smascherato, carte alla mano, che i ‘famosi’ debiti nascosti sotto il tappeto dalla passata amministrazione non esistono - dice Giampiero Airato, capogruppo della lista Alessandrini per Segrate - e i documenti lo dimostrano. Proporre un piano pluriennale di rientro consentirà a Micheli di aumentare la tassazione locale, di ridurre i servizi, condannando per dieci anni o più la città al degrado, mettendo le mani nelle tasche dei segratesi per sanare in questo modo devastanti scelte politiche". 

A gennaio, l’Organo di revisione del bilancio comunale ha identificato un "potenziale disequilibrio strutturale latente della situazione finanziaria del Comune, non superabile - stante l’attuale assenza di idonee risorse finanziarie - mediante adozione dei provvedimenti ordinari". Per questo il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.