Segrate, niente centro commerciale all'ingresso di Milano 2

I residenti vincono la battaglia per difendere l'area verde. Lo store sorgerà davanti all'Outlet Village

Sono serviti più di due anni di battaglie

Sono serviti più di due anni di battaglie

Segrate (Milano), 23 febbraio 2018 - Bloccato il centro commerciale all’ingresso di Milano 2, l’area verrà acquisita dal Comune e trasformata nella “porta verde” della città. Ci sono voluti due anni e mezzo di battaglie e trattative, ma alla fine hanno vinto i residenti. Le volumetrie verranno spostate in un altro punto della Cassanese: ai bordi del Centroparco, di fronte all’Outlet Village. Tutto era nato con una raccolta firme e una battaglia capeggiata da Segrate Nostra contro un progetto approvato da una delibera della giunta Alessandrini nel maggio del 2015, una decina di giorni prima delle elezioni. Si trattava di una struttura di vendita prevista su 12mila metri quadrati di verde situati all’ingresso sud di Milano 2.

"Sapevamo che gran parte dei residenti del quartiere erano contrari - spiegano i consiglieri di Segrate Nostra -, quello che non sapevamo era che l’11 giugno 2015, tre giorni prima del ballottaggio, i diritti edificatori del costruttore furono definitivamente acquisiti con il rilascio del permesso di costruzione. Per mantenere il nostro impegno, l’attuale amministrazione è stata quindi costretta a una complessa trattativa con la società Tend, che ha accettato come unica alternativa la ricollocazione dell’insediamento commerciale nell’area inizialmente prevista, di fronte all’outlet Village". La trattativa è stata avallata dal consiglio comunale. "Assieme a tutte le forze politiche della maggioranza, abbiamo dovuto prendere una decisione difficile e sofferta, dovendo scegliere dove operare un consumo di suolo ancora verde tra due aree di diversa qualità". Il futuro centro commerciale sarà di 3.500 metri quadrati e verrà realizzato su una zona che, a fine lavori, sarà di circa 9mila metri quadrati.

È la seconda volta che gli abitanti di Milano 2 vincono una battaglia contro il cemento. Sempre nel 2015, 50 cittadini segratesi avevano fatto ricorso al Tar per fermare la costruzione di un quartiere sul Golfo Agricolo, con un progetto previsto dal vecchio Pgt. Dopo una lunga battaglia giocata a colpi di perizie e contro perizie, alla fine i giudici hanno dato ragione ai residenti - sostenuti dal Comitato per la salvaguardia del Golfo agricolo e da Legambiente - annullando il piano urbanistico di Segrate.