Rozzano, la leggenda di Giacinto a fumetti

Disegni e ricordi: in Cascina Grande l’omaggio artistico a Facchetti e alla grande Inter

Una carrellata imperdibile per i tifosi nerazzurri

Una carrellata imperdibile per i tifosi nerazzurri

Rozzano (Milano), 17 novembre 2017 - La maglietta che sembrava un pigiama, a righe sottili blu e nere. Niente sponsor, niente scritte. Solo colori e il numero 3. Gli interisti quei tempi li hanno impressi nella mente. Le vecchie generazioni li hanno vissuti dal vivo, le nuove li vivono nei racconti gloriosi dei nonni a cui luccicano gli occhi quando parlano della Grande Inter. Torna l’emozione a ricordare i grandi campioni e le imprese di Giacinto Facchetti, il terzino di classe. A rendere in immagini quei ricordi ci ha pensato un tris di autori: Paolo Maggioni, Davide Barzi e Davide Castelluccio che l’anno scorso hanno realizzato una graphic novel (un fumetto, insomma) dedicata al fuoriclasse gentiluomo interista.

«Giacinto Facchetti, il rumore non fa gol» sarà presentato domani alle 17 in Cascina Grande (via Togliatti) a Rozzano, con gli autori e con Gianfelice, figlio del calciatore. Gli autori hanno scritto «una storia di ricordi». Ricordi come quello di un San Siro pieno, con migliaia di tifosi con le stelline scintillanti. 12 maggio 1965. Inter contro Liverpool, in panchina il Mago Herrera. Bisognava vincere 3- 0, rimontare i temibili inglesi. Il ritiro era stato durissimo, il mister guardava in faccia i suoi giocatori e diceva: «Ce la puoi fare». E tanto ha fatto che alla fine ci hanno creduto in quell’impresa. Mazzola passa a Corso che lancia Facchetti, il terzino si infila tra i due difensori e, da mancino, scarica il destro in rete. Il fumetto fa rivivere quel momento come solo chi c’è stato può ricordare. «Il libro vuole raccontare, attraverso la storia di un padre e di un figlio, un’evoluzione, come la vita di Facchetti, uomo di classe che ha fatto la differenza in un mondo che non c’è più», spiega Maggioni. Il mondo di cui parla è il calcio ai tempi del “Cipe”, giocatore elegante e pulito. Quando si ritira, nel 1978, inizia il calcio di televisione e business. Quando muore, inizia quello degli scandali di calciopoli. «Hanno provato a sporcare la figura di Giacinto – ricorda Maggioni – ma non ce l’hanno fatta».

Il rumore non fa gol, dice il titolo. E «il rumore su Facchetti non è riuscito a scalfirne l’immagine – insiste Maggioni –, i ricordi indelebili di quei tempi». Nel libro c’è tutto il senso dell’essere tifosi, interisti. Soprattutto in una pagina. Un disegno eccezionale. C’è un bambino e il padre, mano nella mano. Davanti passa il tram, dietro c’è il Meazza. Sciarpa e bandierone con scritto Internazionale. È la «camminata» di speranza e tensione, verso San Siro.