Pozzuolo, un'oasi dove c'era la cava

Presto il bando per assegnare l'area

L'area di Bisentrate dove nidificano gli uccelli

L'area di Bisentrate dove nidificano gli uccelli

Pozzuolo Martesana (Milano), 30 settembre 2017 - Un passato da cava di prestito per Teem, un futuro da Oasi e da paradiso del birdwatching. Subito un divieto di caccia, presto un progetto fruitivo di prim’ordine, ma rispettoso dell’ambiente. C’erano il Comune, il Wwf, la Teem e molti amanti dell’ambiente al primo sopralluogo ufficiale nella nuova oasi, dove, in pochi mesi, sono state censite ben 70 specie d’avifauna d’acqua: finiti gli scavi, hanno preso possesso dei luoghi e nidificato sulle sponde. La cava è quella ben nascosta nella campagna di Bisentrate, ed è a lungo servita, nella stagione dei cantieri, per estrarre materiale funzionale alla realizzazione dell’Arco Teem. Le ruspe sono scomparse da tempo.

Subito dopo, sono arrivati gli avvistatori degli uccelli con i loro binocoli. Un’oasi straordinaria, nata in cantiere, e esempio meraviglioso di come la natura «sappia riprendersi gli spazi a grande velocità». La destinazione futura, dunque è scritta. La cava sarà santuario del bird-watching, proprietà del Comune ma gestito, a partire dal 2018, da un’associazione ambientalista (il Wwf stesso?), in grado di richiamare sul territorio migliaia di appassionati. E con la speranza, chissà, di ricavare in loco attività ecocompatibili che generino posti di lavoro. La riserva coperta d’acqua è ampia quasi 340.000 metri quadrati. E’ stata riqualificata con tutti i crismi da Teem a fine escavazione. «E gli esperti ritengono - così una nota - che la nidificazione dell’avifauna nel bacino sia stata dovuta all’acqua pulita ma anche alle piantumazioni realizzate da Teem». L’abbinamento di elementi ha plasmato un habitat così speciale da attrarre, in pochi mesi, 400-500 esemplari di uccelli.

Incluse specie tanto rare da essere considerate a rischio di estinzione: esempio, la «moretta tabaccata» già diventata ricercatissima nei safari fotografici. E poi cavaliere d’Italia, moriglione, svasso (piccolo e maggiore), tuffetto, marzaiola, mestolone, airone cinerino, guardabuoi e gruccione. «Già dallo scorso gennaio c’era una importante concentrazione di volatili - così Antonio Delle Monache, coordinatore regionale delle guardie venatorie del WWF. «Nell’ambito di un censimento promosso a livello nazionale, - così Fabio Cologni, responsabile logistica del WWF Lombardia -, stiamo monitorando la situazione attraverso sopralluoghi periodici. I dati ricavati vengono messi a disposizione dei bird-watcher di tutto il mondo tramite la pubblicazione sul sito ornitho.it. L’avvistamento più sorprendente? A parte la moretta tabaccata, quello di uno svasso albino». Il bando ufficiale per la gestione arriverà a breve. «Da subito renderemo, con ordinanza, più severo il divieto di caccia - così il sindaco Angelo Caterina -. Poi provvederemo alla pubblicazione del bando per manifestazioni d’interesse. Siamo convinti che una riserva ambientale, peraltro facilmente raggiungibile con Teem, il Passante ferroviario e i percorsi ciclopedonali, rappresenti una risorsa insperata per le comunità locali».