Pozzuolo, niente caccia nell’oasi: "Difendiamo un gioiello"

L'impegno del Comune per tutelare le specie rare di uccelli nell'ex cava Teem

I volontari stanno posizionando i cartelli di divieto

I volontari stanno posizionando i cartelli di divieto

Pozzuolo Martesana (Milano), 17 ottobre 2017 - "Qui non si caccia". L’amministrazione comunale vara il provvedimento restrittivo e gli ambientalisti entrano subito in azione: attorno all’oasi nata sull’ex cava di prestito Teem a Bisentrate, una cintura di cartelli che dicono no alle doppiette. Non sulla sola area intorno al lago, ma con un perimetro più ampio, nelle campagne. Nessuno disturbi le specie rare che stanno proliferando là dove, sino a un anno fa, c’erano escavatori e ruspe. Un bando comunale, di prossimo battesimo, scriverà nero su bianco il futuro dell’ex cava, quello di area protetta e perla della biodiversità. Molto si è già scritto a proposito di questa straordinaria area, che si trova proprio dietro la cava storica di Bisentrate e a poche decine di metri dalla ferrovia, nelle scorse settimane: qui, infatti, si è da poco compiuto un sopralluogo congiunto di Comune, ambientalisti e tecnici Teem, autori della precedente rinaturalizzazione. Il mix di interventi successivi all’escavazione e condizoni ambientali favorevoli è stato il detonatore per una esplosiva impennata faunistica: uccelli di decine di specie, anche rarissime. Una gioia per i birdwatcher, ma anche un tesoro da tutelare.

Il sindaco Angelo Caterina aveva promesso, come primo passo, una ordinanza anticaccia. "Sono stati proprio gli ambientalisti ad aiutarmi - dice - e ho già presentato agli enti competenti le autorizzazioni all’ordinanza, che dunque entrerà in vigore quanto prima. Dal punto di vista ambientale era indispensabile impedire l’accesso ai cacciatori. Come sindaco devo anche dire che punto a un’ordinanza a vasto raggio, che metta quest’area così bella ma così isolata al sicuro anche sul fronte sicurezza: il mio terrore è lo scarico di rifiuti. Con la falda che abbiamo, sarebbe un disastro". Il bando, imminente.

Il Wwf è già in campo, probabilmente la gestione andrà a loro. L’ipotesi, quella di un’oasi simile a quella di Trezzo sull’Adda: qui più fruibile, perché autostrada e ferrovia sono a pochi passi. Mentre si procede all’appalto della gestione, non si fermano i sopralluoghi degli appassionati. Che solo nel fine settimana, macchina fotografica alla mano, hanno avvistato e censito specie a grappoli: cavaliere d’Italia, moriglione, svasso, airone cinerino, guardabuoi e gruccione, nomi ed esemplari ben noti solo ai talentuosi dell’osservazione. Fra i volontari all’opera, naturalmente, la pozzuolese Elisa Cezza: "Come blindare una cava Teem e trasformarla in oasi. Un luogo speciale, dove sta avvenendo, grazie a molti, qualche cosa di straordinario".