Pioltello, il progetto di Cordiano Dagnoni: "Pronto a costruire un palasport"

Il presidente del Comitato lombardo della Federciclismo: "Aspetto la risposta del Comune"

Cordiano Dagnoni in azione al velodromo

Cordiano Dagnoni in azione al velodromo

Pioltello (Milano), 5 gennaio 2017 - È dal 17 gennaio del 1985, giorno in cui il peso della neve fece cedere il tetto del Palasport di San Siro, che in zona Milano non esiste più un impianto coperto per il ciclismo su pista. A Limito di Pioltello c’è la possibilità di togliere lo zero dalla casella. "Sono pronto a metterci un terreno di mia proprietà - esclama Cordiano Dagnoni, 52 anni, neopresidente del Comitato lombardo della Federciclismo -, oltre al mio know how d’imprenditore e dirigente del ciclismo per far nascere un nuovo palasport multifunzionale con pista da 250 metri nella mia Limito". Cordiano è figlio di Mario Dagnoni, storico industriale pioltellese e noto allenatore di "stayer" (i ciclisti specializzati nelle corse su pista dietro alla motocicletta), protagonista di 17 edizioni dei Campionati del Mondo. Papà Mario è salito in cielo nell’agosto 2015. "Costruire un palasport ai margini dell’innesto della BreBeMi - rivela Cordiano - era il sogno di mio papà. Il cuore mi dice di costruirlo per intitolarlo a Mario Dagnoni, ma la ragione mi spinge a cercare un’azienda alla quale denominare l’impianto: queste sono le nuove esigenze dell’edilizia sportiva". L’idea di Dagnoni prevede un impianto con pista di ciclismo, possibilità di utilizzo per basket, tennis, volley, congressi, concerti e l’abbinamento ad una palestra, una spa, l’hotel, negozi e grande bar-ristorante.

"Vorrei creare una struttura che lavori 12 mesi: un vero centro commerciale con profitti per i privati e benefici per lo sport", aggiunge Dagnoni junior. L’idea di Dagnoni e dei suoi progettisti prevede per l’interno parterre un pavimento speciale con dei led pronti a disegnare all’interno pista il campo da volley o tennis o altro: "L’ho già visto a Londra - precisa Dagnoni - e la funzionalità è garantita. Vorrei creare tribune con 2.500 posti fissi e la possibilità di ampliare la capienza a 3.000 spettatori. Chiaramente un impianto adatto ad ospitare anche i Mondiali di ciclismo e le Sei Giorni". Dagnoni ha già presentato due progetti leggermente diversi tra loro alle ultime due Amministrazioni di Pioltello. Ne ha parlato anche con Saimon Gaiotto, assessore all’Urbanistica. "Il Comune di Piotello - afferma Dagnoni - deve dirmi se vuole il Palasport, altrimenti ho la proposta di Paullo, Comune in cui mi sembrano molto interessati ad avere il velodromo. Se a Pioltello mi daranno l’ok metterò in moto il Coni per avere sovvenzioni, oltre ad amici industriali. Ma sono pronto a farlo anche per Paullo...".