Una protesta dei cittadini
Pioltello (Milano), 21 marzo 2017 - Condannati ai miasmi dalla lentezza delle istituzioni, i pioltellesi hanno deciso di scendere in campo per risolvere il problema degli odori molesti. Una ventina di abitanti si è data appuntamento in via Roma e l’altra sera ha dato vita ufficialmente al «Comitato Ambiente Pioltello», dando una veste giuridica alla mobilitazione spontanea che nell’ultimo anno ha visto la partecipazione di moltissimi cittadini. Sono stati proprio i pioltellesi a spingere l’allora commissario prefettizio Alessandra Tripodi a chiedere l’intervento di Arpa per monitorare le ondate dei miasmi e stabilire la fonte. Ma, una volta nero su bianco il nome dell’azienda responsabile delle puzze – un’azienda di Cernusco che produce biodiesel attraverso il trattamento dei grassi animali - la macchina della burocrazia si è fermata. Ma non gli odori molesti, che da due anni continuano a rendere la vita davverop impossibile a migliaia di persone.
«Ad oggi non si hanno certezze sulla non tossicità degli odori, i miasmi sono comunque intollerabili e causa di malessere», spiega l’ex assessore all’Ambiente, Giorgio Fallini, all’apertura della prima assemblea del Comitato. «A marzo 2016 – continua - l’Arpa si era impegnata a tornare nell’azienda di Cernusco da cui provengono le puzze per effettuare nuove analisi. È importante che venga effettuata al più presto una campionatura dei camini dell’azienda, altrimenti è impossibile capire se le sostanze emesse sono pericolose». Secondo il primo rapporto di Arpa, i miasmi non sarebbero dannosi per la salute dei cittadini, ma al momento mancherebbero i campioni prelevati dai camini dell’azienda e le analisi dettagliate di tutte le sostanza emesse. Nei giorni scorsi pare che Arpa abbia eseguito dei nuovi rilevamenti, ma per il momento non c’è ancora stata una comunicazione ufficiale da parte del Comune per rassicurare i cittadini. La settimana scorsa, gli assessori all’Ambiente di Pioltello e Cernusco si sono incontrati per stabilire i prossimi passi da compiere per poter risolvere il problema in tempi stretti. Ma l’imminente apertura della campagna elettorale di Cernusco potrebbe impantanare ogni possibile azione forte nei confronti della società individuata.