Pioltello, case Aler: via libera a costruire nei seminterrati

Una legge ha sbloccato le case popolari di via Roma

Le case di via Roma

Le case di via Roma

Pioltello (Milano), 22 aprile 2017 - Una legge ha sbloccato le case popolari di via Roma, il via libera della di Palazzo Lombardia consentirà ad Aler di aumentare gli appartamenti nella palazzina in costruzione all’angolo con via La Malfa. Ad annunciarlo è il consigliere regionale Fabio Altitonante, che ieri mattina ha fatto un sopralluogo sul cantiere. La nuova legge regionale sul recupero dei seminterrati, infatti, permetterà di recuperare volumetria e realizzare sette alloggi in più rispetto ai 32 previsti nel progetto iniziale. Un doppio vantaggio: sia per il numero maggiore di case che potranno essere assegnate ai cittadini, sia per il recupero di spazi. «Sono i primi risultati della legge sui seminterrati, 700 mq che sarebbero rimasti inutilizzati, potranno essere recuperati. Abbiamo evitato il degrado», commenta soddisfatto Altitonante.

Al pianoterra, inoltre, quattro appartamenti saranno riconvertiti (unendoli a due a due) per realizzare due strutture per casa famiglia. Gli altri quattro alloggi saranno dedicati a persone con disabilità. L’ultimazione dei lavori è prevista per la metà del 2018, ma Aler conta di anticipare alla fine del 2017. Il costo complessivo dell’intervento - interamente finanziato dalla Regione - è di circa 5,7 milioni di euro, di cui circa 4 milioni di euro per gli alloggi (palazzina principale) e il restante per la piazza e il fabbricato adibito a servizi. È una costruzione moderna, in cui la fruizione degli spazi è ordinata: «La progettazione è pensata anche per il dopo, con bassi costi di manutenzione». Sono previsti, anche, i pannelli fotovoltaici. «Ottimi i risultati di Aler negli ultimi quattro anni - aggiunge Altitonante -. Grazie a una maggiore efficienza organizzativa e di gestione negli interventi, l’azienda è riuscita a risparmiare in totale 8 milioni di euro, rispetto ai budget iniziali per la riqualificazione dei quartieri con una criticità più alta».