I clienti allontanati dall’ufficio per permettere le operazioni di disinnesco che hanno richiamato tanti curiosi
Pioltello (Milano), 21 giugno 2017 - Un borsello abbandonato sotto i portici delle Poste e scatta il protocollo antibomba: cordone, evacuazione, artificieri e la microesplosione sul posto. Non c’era ordigno: all’interno del borsello chiavi, qualche effetto personale ma nessun documento. I carabinieri di Cassano, sul posto per alcune ore, stanno ancora cercando di risalire al proprietario. Ma sono stati minuti di tensione in via Perugino, appena fuori dall’ufficio postale cittadino. E' stato un cliente, a metà mattina, mentre usciva dagli uffici, a notare il borsello; un modello di marsupio di quelli che si portano a tracolla, abbandonato a terra a un paio di metri dall’ingresso dell’ufficio, a quell’ora intasato di clientela. Siccome fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, soprattutto in questi tempi grami, l’uomo ha fatto marcia indietro e chiesto del direttore. «Mi ha avvertito dell’oggetto all’esterno - ha detto quest’ultimo - e io ho chiamato immediatamente i carabinieri».
In pochi istanti ufficio postale e portici sono stati cinti d’assedio. Sul posto i carabinieri a cintare l’area, evacuati clienti e impiegati dell’ufficio, tenuti lontani i curiosi, più numerosi con il passare dei minuti. Poi l’intervento degli artificieri del Nucleo provinciale di Milano, e l’attivazione di un protocollo ormai standard: una piccola mina con supporto e la microesplosione per far brillare l’oggetto sconosciuto. Un sospiro di sollievo quando è stato chiaro che niente di grave sarebbe accaduto. All’interno della borsa i militari hanno trovato un mazzo di chiavi e qualche effetto personale, niente portafogli nè documento. Rimane il borsello misterioso, forse rubato e abbandonato, forse dimenticato da un passante distratto. Si trova ancora in caserma sotto esame, nella speranza di risalire al proprietario.