Pessano, scaglia la bici contro la sorella

Non era la prima volta che l'aggrediva ma stavolta finisce dritto in carcere

I carabinieri in azione

I carabinieri in azione

Pessano con Bornago (Milano), 14 agosto 2017 - Ubriaco fradicio aggredisce la sorella, lei cerca di barricarsi in casa e lui le scaglia addosso una bicicletta. Sono stati i carabinieri ad arginare la furia del fratello violento, un 26enne di origine russa ma italiano d’adozione, residente con la famiglia a Pessano con Bornago. L’aggressione dell’altra sera ai danni della sorella di 29 anni, anche lei russa e italiana d’adozione, non era la prima: solo pochi mesi fa la donna aveva denunciato il fratello ai carabinieri perché, durante una lite, le aveva puntato contro un coltello, minacciando di ucciderla. Stavolta per l’uomo si sono aperte le porte del carcere, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

L’allarme è arrivato al comando dei carabinieri di Carugate l’altra sera. All’altro capo del telefono, la 29enne terrorizzata. L’alterco con il fratello si era appena consumato. Lite per futili motivi, aggravata dall’alcol, iniziata con insulti e minacce e culminata nell’aggressione fisica alla ragazza. Lei aveva cercato di ripararsi in casa e di chiudersi la porta alle spalle, lui aveva afferrato una pesante bicicletta e l’aveva scagliata contro la porta. Quando i carabinieri sono arrivati nella casa vi hanno trovato solo la donna, che, in lacrime e sotto choc, ha raccontato i terrorizzanti minuti precedenti. L’uomo è stato rintracciato per strada poco dopo, visibilmente ubriaco. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di maltrattamenti.

L’episodio, come si diceva, è l’ennesimo di una lunga serie. Il più grave risaliva allo scorso maggio, ed era stato denunciato dalla donna in un altra stazione dell’Arma. In quella circostanza, sempre ubriaco, l’uomo era arrivato a minacciare la sorella con un taglierino. Soprusi quotidiani, raccontati con difficoltà alle forze dell’ordine: "Era mio fratello". All’origine delle intemperanze dell’uomo problematiche personali delicate e pregresse e, soprattutto negli ultimi tempi, l’abitudine di bere. Tutto racchiuso nella denuncia presentata nuovamente alle forze dell’ordine.

Il giovane rimane a San Vittore, dove è stato portato l’altra sera, a disposizione dell’autorità giudiziaria.