Carugate: ecco il nuovo Palasport, la lunga attesa sta per terminare / FOTO

Porte aperte in anteprima: alla scoperta dell'impianto che ospiterà basket, pallavolo e calcetto indoor

Il nuovo palazzetto dello sport in via del Ginestrino

Il nuovo palazzetto dello sport in via del Ginestrino

Carugate (Milano), 26 agosto 2016 - Sarà il tempio del basket, della pallavolo e pure del calcetto indoor. Accoglierà le squadre carugatesi, costrette in questi anni ad allenarsi e giocare in palestre lontano da casa. La lunga attesa per il Palasport sta per terminare: con gli ultimi ritocchi, si sono praticamente conclusi i lavori nell’impianto di via del Ginestrino, un gioiello che andrà ulteriormente ad impreziosire il centro sportivo fatto già di piscine, campi da calcio, tennis e calcetto.

Ieri mattina il sopralluogo del progettista, Giancarlo Marzorati, con il capo cantiere Massimo Vernace, per assicurarsi che tutto sia a posto, in vista dei collaudi e della consegna al Comune. «Abbiamo finito il tracciamento interno - rimarca Marzorati - per cui l’impianto è completo, con tutte le carattistiche necessarie per l’omologazione al Coni per basket, pallavolo e calcetto indoor». Pensato in particolare per riportare a casa le ragazze del basket, impegnate in A2, ci sarà spazio per la pallavolo femminile, finalista nazionale con la under16, e pure per la Futsal di calcetto, serie D. Cinquecento posti a sedere, le tribune possono essere utilizzate per i match e «impacchettate» durante gli allenamenti, per ampliare lateralmente il campo da gioco e crearne due, calando una sorta di gigantesco sipario centrale.

La mano di Marzorati, già autore del Palasesto diventato poi Palaghiaccio, ha lasciato il suo segno inconfondibile nella struttura, attenta all’estetica ma anche funzionale: «La copertura è ovviamente in legno lamellare - spiega Marzorati, che spesso e volentieri utilizza materiali naturali -. Rispetto al progetto originario, ancora più ambizioso, sono state previste modifiche che hanno ridotto notevolmente i costi senza però snaturare l’idea di partenza». Da 5 milioni, cifra irraggiungibile anche con l’aiuto di privati, il conto finale si aggira sui 3 milioni. «È stato costruito al meglio, nell’interesse anche del costruttore e della banca che lo ha finanziato, visto che dovranno garantire le manutenzioni per 20 anni» sottolinea il progettista.

Il parquet è pensato per i palleggi delle giocatrici: «È fatto di strati incrociati e galleggia su supporti centrali in gomma - spiega Marzorati - così diventa soffice per i rimbalzi». Pareti insonorizzate, «per un effetto acustico confortevole», ci sono anche i pannelli solari sul tetto di palestra e spogliatoi. Tredici mesi di lavori, «ma consegniamo prima del previsto - ci tiene a sottolineare l’architetto - grazie anche al grande impegno e alla collaborazione della responsabile del procedimento per il Comune, Carmen Reali».