Terrorismo, pakistano espulso è ex capitano nazionale di cricket

Il presidente del Kingsgrove Club di Milano su Aftab Farooq :"Era un bravissimo ragazzo, sempre pronto ad aiutare gli altri. Andava anche a fare volontariato con i disabili ed era ben inserito"

Aftab Farooq (Newpress)

Aftab Farooq (Newpress)

Vaprio D'Adda (Milano), 3 agosto 2016 - Aftab Farooq, il pakistano di 26 anni espulso lunedì scorso, era un campione di cricket e nel 2009 era stato capitano della Nazionale di cricket under 19. "Lo conoscevo molto bene, ha giocato da noi fin da quando è arrivato in Italia 13 anni fa e ha fatto tutto l'iter di un normale giocatore", ha spiegato Fabio Marabini, presidente del Kingsgrove Club di Milano, la società sportiva del giovane pakistano. "Era un bravissimo ragazzo, sempre pronto ad aiutare gli altri. Andava anche a fare volontariato con i disabili ed era ben inserito con i suoi compagni e in Italia - prosegue Marabini - se solo la metà delle cose che ho letto è vera, allora vuol dire che è una persona del tutto diversa da quella che conoscevo". "Prima di partire per Islamabad mi ha telefonato per ringraziarmi di tutto quello che avevo fatto per lui in questi anni", prosegue il presidente del Kingsgrove Club che conosceva bene anche il fratello del 26enne espulso dall'Italia. "Ero stato al matrimonio del fratello e di diversi compagni di squadra e lì avevo conosciuto la moglie di Aftab, che indossava il fazzoletto ma non aveva certo il niqab ol il burqa". "Aftab era musulmano ma non era certo un bacchettone. Non si è mai scandalizzato se qualcuno beveva una birra davanti a lui, non ci faceva nemmeno caso. Mi sembra strano che tra gli obiettivi avesse un'enoteca".

L'ultima volta che Marabini lo aveva sentito, circa un mese fa, era perché Aftab gli aveva detto che la sua richiesta di cittadinanza aveva avuto una battuta d'arresto. "Gli ho consigliato di fare ricorso al Tar contro questa decisione e così ha fatto. E adesso, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la notizia dell'espulsione. Spero che le istituzioni chiariscano bene tutta la vicenda e che emergano le prove che si trattava solo di un equivoco".