Nuovo "corso" per gli ex Nokia: progetto di reinserimento per i lavoratori licenziati

La Regione finanzia l’intervento di una «rete solidale» per la formazione e il reinserimento degli “ex” Nokia. L’ultima pagina nera per l’azienda, ricordiamolo, si era consumata in estate, con i 115 licenziamenti annunciati in luglio e contro cui i lavoratori hanno inutilmente battagliato per vari mesi di Monica Autunno

Un presidio dei dipendenti Nokia

Un presidio dei dipendenti Nokia

Cassina De' Pecchi (Milano), 20 febbraio 2015 - La Regione finanzia l’intervento di una «rete solidale» per la formazione e il reinserimento degli “ex” Nokia. L’ultima pagina nera per l’azienda, ricordiamolo, si era consumata in estate, con i 115 licenziamenti annunciati in luglio e contro cui i lavoratori hanno inutilmente battagliato per vari mesi. Ultimo capitolo dopo l’estate, con la scadenza della procedura e i licenziamenti effettivi. Una parte dei lavoratori (i numeri non sono noti ad oggi) ha concordato le buonuscite aderendo all’ultima proposta aziendale. Molti di loro erano, peraltro, vicini alla pensione. Resta drammatica la situazione di una quarantina di ex addetti, che rischiano di rimanere al margine: peraltro, tutto personale altamente qualificato del settore tecnico. Per loro, in uno scenario grigio, il progetto finanziato ipotizza azioni di rete per la formazione e la ricollocazione. Partners dell’operazione il Comune di Cassina, la società interinale Manpower, l’Agenzia Formazione e Lavoro dell’Est Milano, la Regione e il settore crisi aziendali della Città Metropolitana. Aderisce anche il Comune di Liscate, che gioca d’anticipo per tamponare le conseguenze dell’inarrestabile crisi dell’azienda CiCrespi.

«Nei giorni caldi della crisi di Nokia - spiega l’assessore al Lavoro Tommaso Chiarella - avevo incontrato, per un altro progetto, Mario Palermo dell’Afol e avevo esplicitamente richiesto di pensare a qualcosa che fosse in prospettiva mirato per i lavoratori Nokia. È un tema per noi sensibile. Come amministrazione abbiamo dato non solo la solidarietà ai lavoratori ma tutto il supporto durante le giornate di protesta. Speriamo ora che questo progetto, che è stato finanziato, possa, mediante l’aggiornamento professionale, portare al ricollocamento del maggior numero di lavoratori». Il progetto, lungo e complesso, ha l’obiettivo di supportare un processo di rimotivazione, formazione e ricollocazione dei lavoratori in mobilità. Essenziale l’attività in rete, perchè ogni soggetto opererà secondo la sua competenza: occorre promuovere nuovi corsi di formazione, mappare le possibilità di reinserimento, pilotare la promozione dei profili dei neo disoccupati e utilizzare tutti gli strumenti che la normativa e il mercato ormai offrono per l’incrocio domanda-offerta di lavoro.

monica.autunno@ilgiorno.net