Segrate, la città candida un siriano al Nobel per la pace

I segratesi hanno indicato agli uffici per il Nobel il nome di Mohammad Alaa Aljaleel, un elettricista siriano impegnato da mesi ad aiutare le persone in difficoltà

Alaa, candidato al Nobel per la pace

Alaa, candidato al Nobel per la pace

Segrate (Milano), 2 agosto 2016 – La città candida un siriano al Nobel per la Pace, un gesto simbolico che punta a creare un ponte per il dialogo tra i popoli. I segratesi hanno scelto Mohammad Alaa Aljaleel come figura simbolica dell'impegno a favore della pace in un paese devastato dalla guerra. La segnalazione è arrivata in Comune da una segratese, Nicoletta Ruosi, la giunta ha raccolto l'appello e ha scritto la candidatura. E, proprio in queste ore, l’ambasciatore norvegese a Roma, Bjørn Grydeland, ha lodato l’iniziativa, consentendo di indicarlo nella comunicazione ufficiale inviata all’Ufficio candidature per il Premio Nobel.

Alaa – un elettricista, padre di tre figli - vive in una zona controllata dai ribelli, quindi bersagliata dall’esercito regolare e anche dall’Isis. Non è in alcun modo legato ad alcuna fazione politica, né tanto meno di estremisti religiosi. E’ un semplice civile, non è un combattente: ha amici musulmani, cristiani ed ebrei, il suo unico interesse è il bene degli altri esseri viventi. Grazie ai fondi raccolti e al prezioso aiuto del direttore della Syria Charity, Alaa ha potuto dare vita a decine di progetti di bene. Continua ad investire il suo stipendio e mette giornalmente a rischio la sua vita, sia durante il suo lavoro di soccorritore che nel resto della giornata, pur di reperire cibo, medicinali, vestiti e beni di prima necessità.

“Un uomo di tale bontà e altruismo merita di essere conosciuto e che la sua storia venga raccontata -commenta il sindaco di Segrate, Paolo Micheli -. Le sue gesta sono di così grande valore e impatto che merita il Premio Nobel per la pace. Segrate è in prima linea e ha presentato ufficialmente la sua candidatura, con il supporto dell'ambasciatore norvegese a Roma. La Siria può e deve trovare la pace a partire da persone come Alaa”. 

Grazie alle donazioni raccolte fino ad oggi, Alaa ha creato un pozzo d’acqua, un parco giochi per i bambini e un rifugio per gli animali. Lavora costantemente con l'associazione delle donne vedove, gli orfanotrofi, gli istituti per le persone disabili e un monastero cristiano. Ma non solo. Ha donato un generatore elettrico ad una scuola, ha acquistato due ambulanze (la prima è stata bombardata) e rifornito centinaia di famiglie di cibo, medicinali, e vestiti.