Meningite, mamma morta a Truccazzano: l'ultimo saluto a Clara Arrigoni

Sabato l'ultimo saluto alla catechista morta a 49 anni di meningite

Il centro parrocchiale dove Clara era molto attiva

Il centro parrocchiale dove Clara era molto attiva

Truccazzano (Milano), 18 febbraio 2017 - La terribile notizia e una giornata convulsa di contatti, incontri e pillole per la profilassi. Ma sabato, alle 15, nella chiesa di San Michele Arcangelo, l’ultimo saluto a Clara Arrigoni, la catechista 49enne stroncata l’altra sera da una meningite fulminante che l’ha uccisa in trentesei ore. Venerdi si è saputo che il meningococco killer era di tipo B

C’è un clima rispettoso e mesto a Truccazzano, il paese dove la donna viveva con la figlia adolescente. Ma dove viveva anche, e senza risparmio, la vita della comunità e della parrocchia. Il Catechismo, l’aiuto a Messa, la pesca annuale di beneficienza, le gite e i laboratori. Mille attività, con entusiasmo e sorriso. Non parla il parroco don Angelo. L’altro giorno è stato collaboratore prezioso per i medici dell’Ats, alle prese con la profilassi ai contatti stretti di una donna che viveva fra la gente. Tutti, e tanti, da mettere in un elenco e contattare in poche ore, per spiegare, rispondere a domande, tranquillizzare e fornire dei medicinali di protocollo. Le ultime misure di profilassi ieri, a persone che hanno contattato gli uffici per recenti frequentazioni con la signora deceduta.

In totale 51 adulti e 46 bambini. "Sono giornate difficili per il nostro oratorio - dice  un collaboratore del Parroco, davanti alla chiesa - ci sono state tante cose da fare. Adesso occorre dedicarsi alle cose importanti".. I funerali alle 15, nella Chiesa parrocchiale in piazza". Per il sindaco Moretti un’altra giornata intensa. "L’Asl mi ha confermato di aver adottato altre misure di profilassi su richiesta, a titolo cautelativo. Tutto quello che andava fatto è stato fatto" . Ai cittadini l’appello ad attenersi alle indicazioni ricevute. "La profilassi è stata fatta dove necessario. Non occorre correre a vaccinarsi adesso, perchè il vaccino ha dei tempi per diventare efficace. In ogni caso - spiega ancora - la dottoressa con cui sono in contatto in questi giorni è stata molto chiara: il problema non è, per paradosso, chi ha avuto contatti con la vittima in questi giorni. Il contagio non è cosa semplice. Il problema più serio è che qualcuno l’ha contagiata, e non è ovviamente possibile sapere chi".