Melzo, il Commissario accoglie i profughi

La Lega Nord cittadina subito all'attacco

Al via la procedura di accoglienza di richiedenti asilo

Al via la procedura di accoglienza di richiedenti asilo

Melzo (MIlano), 2 marzo 2017 - Il commissario delibera, sì al progetto Sprar di distretto, avviso pubblico per cercare locali disponibili e soggetti ospitanti. La delibera della commissaria Cristiana Cirelli è di pochi giorni fa, allegata a un avviso per la ricognizione di locali e disponibilità fra cittadini, enti e associazioni. A ruota la levata di scudi della Lega Nord cittadina: «Ci opponiamo con fermezza a un eventuale accordo fra Prefettura e Comune, le esigenze della città oggi sono altre».

Prende le mosse dalla normativa vigente, dal decreto ministeriale sul Sistema di protezione e da alcune positive esperienze vicine (prima fra tutte, quella di Liscate, il comune accanto) la delibera commissariale che dà di fatto via libera alla procedura e rende concreta l’ipotesi di accoglienza di richiedenti asilo in città. In allegato alla delibera, un avviso pubblico ora all’albo «volto a individuare nella società civile melzese eventuali cittadini/associazioni/ imprese/enti disponibili a destinare propri spazi (camere e/o appartamenti) all’accoglienza migranti Sprar all’interno del progetto distrettuale finanziato con fondi nazionali dedicati». L'atto sarà pubblicato per 40 giorni. Al responsabile del Settore servizi alla persona il mandato pieno «per i provvedimenti successivi e necessari al buon esito della procedura».

Nessun altro dettaglio a oggi sugli ipotetici arrivi, se non il richiamo alla procedura nazionale che prescrive, ricordiamolo, i 2,5 arrivi per mille abitanti. Per la Lega Nord, onostante il momento di «vacanza politica« cittadina, sufficiente a emanare via nota l’altolà, firmato dal segretario cittadino Riccardo Mangiarotti Manara. «Ci opponiamo fermamente alla sottoscrizione dell’accordo Sprar tra prefettura e Comune per l’accoglienza dei profughi», così l’esordio del documento. «Innanzitutto - prosegue Mangiarotti Manara - la delibera è firmata da un commissario non eletto su indicazione di un funzionario comunale, incaricati che non rappresentano la volontà dei melzesi, e questa per noi è una forzatura. La richiesta di adesioni prevede la comunicazione della disponibilità a mettere a disposizione alloggi ai profughi, probabilmente dietro compenso. Vorremmo inoltre sapere - rincara - quanto stanzia il Comune di Melzo per questa procedura, visto che le risorse sono sempre poche e per risolvere i problemi della città i soldi non sono mai abbastanza». Infine:«Crediamo che a Melzo ci siano priorità importanti: riaprire la scuola di Via Gavazzi, affrontare il problema dei cantieri aperti e mai conclusi, investire sul commercio che sta morendo, aiutare le molte famiglie melzesi in difficoltà». La richiesta, quella di uno stop alle bocce: «I nostri cittadini tra qualche mese avranno la possibilità di scegliere e decidere».