Melzo, festa per il triennio della Croce Bianca

Tre anni nella sede confiscata alla camorra, una serata a tutta legalità in compagnia di Libera, «per non dimenticare mai dove siamo, e perché»

I volontari della Croce Bianca

I volontari della Croce Bianca

Melzo (Milano), 23 maggio 2017 - Due anni nella sede confiscata alla camorra, una serata a tutta legalità in compagnia di Libera, «per non dimenticare mai dove siamo, e perché». Sono trascorsi tre anni dal trasloco della sezione melzese della Croce Bianca, storica associazione di primo soccorso che conta ad oggi 150 fra soci e volontari e ha un passato e un presente all’insegna di impegno e solidarietà, nella villetta confiscata alla malavita di via Aldo Moro. Un anniversario importante, che si è scelto di onorare con alcuni momenti commemorativi, primo fra tutti una grande cena all’Oratorio Santa Maria delle Stelle organizzata con l’associazione MondoAlegre e tutta a base di prodotti firmati Libera.

Un lungo video a ripercorrere la stagione dei lavori in corso nella nuova sede e il taglio del nastro inaugurale. Una vera impresa, costi elevatissimi sostenuti dall’associazione: fra lavori esterni e adeguamento degli spazi interni, arredi e altro un esborso che fu di circa 100 mila euro, «moltissimi se si pensa che molti interventi sono stati realizzati direttamente da volontari e familiari o amici dei volontari stessi. Ma essere in questa sede, in questo edificio - così il presidente dell’associazione Fabio Ruggeri - ha per noi un significato profondo, che non è cambiato negli anni. Per un gruppo come il nostro è fondamentale ricordare chi siamo, dove siamo, e per quale motivo. Per questo non perdiamo occasione di festeggiare le circostanze del nostro trasloco, e di coltivare amicizia e scambio con associazioni di cui condividiamo i valori».

Il lungo rapporto con Libera, l’associazione che della libertà dalle mafie e dell’economia pulita ha fatto vessilli preziosi e pericolosi. La sede confiscata alla camorra fu assegnata per scelta dell’amministrazione Perego all’associazione che, proprio in quegli anni, perdeva la sede storica al Santa Maria delle Stelle insieme all’appalto per i trasporti ospedalieri. L’intero quartiere caldeggiò l’arrivo dei volontari. Alcuni mesi dopo il trasloco l’intitolazione a don Pino Puglisi, uomo simbolo della lotta alla malavita. Una scelta di doppio omaggio alla cultura della legalità. «A tutta Bianca» apre i battenti il 2 giugno all’Oratorio Santa Maria e si concluderà il 4.