Inzago, Comune sotto attacco sul lumbard. La risposta: "Aggiornino i dizionari"

Botta e risposta durante la kermesse "Cantar di maggio"

Il seminario sul lombardo

Il seminario sul lombardo

Inzago (Milano), 16 maggio 2017 - Si dice “volontà” o “volontàa”? “Cultura” o “coltura”? “Musica” o “musega”? “Cantar di maggio” al via con un seminario sulla lingua lombarda e con disquisizione di piazza su dialetto e (presunti) strafalcioni. A fare le pulci via ta tze bao ai manifesti comunali Rifondazione Comunista, dal palco la risposta dei linguisti ospiti del Comune: "Aggiornino i loro dizionari". Intanto la kermesse parte, protagonista la musica. Pepe lumbard a margine del taglio del nastro della rassegna musical-cultural-gastronomica omaggio alla tradizione che, aperta a Inzago nello scorso fine settimana, farà tappa nei prossimi a Cologno Monzese e San Giuliano Milanese.

Sul palco con il sindaco Andrea Fumagalli e l’assessore al Commercio Carlo Maderna il musicista e organizzatore della rassegna Giovanni Polli dell’associazione Radici, l’esperto e relatore del seminario sulla “Lingua lombarda e le sue varianti” Marco Tamburini, l’assessore regionale alle Culture, Identità e autonomie Cristina Cappellini, e, in gonnellone tipico, la presentatrice in dialetto Simona Scuri: “G’avi bisogn de la crema sular? Un capèl ghe vuraria...”. La querellina linguistica ha avuto il suo spazio. "Ma in quale dialetto ha scritto i manifesti l’Amministrazione?" così Rifondazione a bordo piazza. E via di bacchettate: sbagliato “musica”, in dialetto è “musega”, ci voleva “publich” e non “pubblich”, “con” seguito da vocale diventa “cont”.

Così per il dizionario milanese-italiano Cherubini, stampato dalla Regia Stamperia di Milano nel 1843. "Pregiato, ma vecchiotto - di rimando dal palco l’organizzatore Polli -. Ci sono testi più recenti, e un’evoluzione della lingua lombarda e delle sue varietà cui noi, a differenza di altri, siamo molto attenti".

Lingua e tradizione lombarda bene da salvaguardare, "c’è un patrimonio enorme - così la Cappellini - e la Regione investe nella tutela, con tante iniziative spesso non adeguatamente valorizzate dai media". Poi spazio alla musica, con i Lombard Street a battezzare il palco e tanti altri artisti sino a sera. A fine settimana la rassegna si sposta a Cologno e il 27 si chiude a San Giuliano, con i lombardi Luf, il folk rock degli Alzamandes e la big band Minoia. Programmi dettagliati e orari al sito dei Comuni.