Gorgonzola, palazzo a rischio crollo: ultimatum ai "proprietari fantasma"

Il Comune è pronto a procedere alla messa in sicurezza

L’edificio di via Fabio Filzi

L’edificio di via Fabio Filzi

Gorgonzola (Milano), 24 settembre 2016 - Ultima notifica ai "proprietari fantasma" per la messa in sicurezza, l’ultimatum scade a breve: poi sullo stabile pericolante di via Fabio Filzi interverrà il Comune. I residenti del cortile e quelli dell’intera via sono in ostaggio di transenne e blocchi ormai da un anno e mezzo: "Attendono pazientemente che il caso si risolva - dice il sindaco Angelo Stucchi -. Occorre uscire dall’impasse, i disagi sono molto consistenti e la situazione va sbloccata". Da un anno e mezzo via Fabio Filzi è chiusa al traffico automobilistico, transenne e ponteggi riparano dal rischio crolli della porzione disabitata di un palazzo, che affaccia su strada da un lato e dall’altro su un cortile abitato. I crolli si erano verificati in due riprese e molteplici perizie successive alla caduta di mattoni, intonaci e calcinacci hanno attestato la pericolosità della situazione. Indispensabile dunque accelerare i tempi della messa in sicurezza. Ma la cosa si è rivelata tutt’altro che semplice. Disabitata la casa, frazionata la proprietà, numerosi i passaggi di mano: nell’elenco degli indirizzi dell’ultima notifica del Comune per la messa in sicurezza figurano soggetti residenti in altre zone, uno residente all’estero e una immobiliare.

Occorre aspettare ancora qualche settimana. Se non vi sarà risposta alle missive, il Comune potrà procedere con una messa in sicurezza in proprio per ragioni di incolumità pubblica. "Ci sono due ordini di problemi, entrambi seri - spiega Stucchi -. Primo, non potevamo e non possiamo intervenire senza avere esperito la trafila: ricerca dei proprietari attraverso i documenti catastali, invio di ordinanze multiple, attesa di riscontri. Se non lo avessimo fatto, avremmo rischiato una causa". Secondo problema, e non di poco conto: "Premesso che è indispensabile realizzare la messa in sicurezza, dovremo realizzare interventi di calibro e costo limitato: il sito non è comunale e dobbiamo successivamente andare a rivalerci. Su proprietari che non hanno sinora risposto ad alcuna chiamata. Come si può capire è una situazione abbastanza intricata e seria". Intanto resta sotto osservazione il palazzo, protetto da transenne che impediscono di passare accanto ai muri.

"Facciamo quello che è possibile, con sopralluoghi frequenti e controllo costante sui dispositivi di sicurezza - commenta il comandante della polizia locale, Antonio Pierni -. Certamente per i residenti dello stabile e dell’intera via vivere in questa situazione inizia a essere piuttosto disagevole e complicato". Sono infatti una decina i residenti della casa adiacente lo stabile ammalorato.