Gorgonzola, al Serbelloni il doppio trasloco comincia sabato 15

I degenti di Oncologia vanno a Cernusco mentre l'Hospice finirà a Melzo

Mario Alparone dirige l’Asst Milano Melegnano

Mario Alparone dirige l’Asst Milano Melegnano

Gorgonzola (Milano), 14 ottobre 2016 - L’ora X è sabato mattina, trasloco a Cernusco sul Naviglio per i posti letto di Oncologia, storico orgoglio dell’ospedale gorgonzolese e, presto, trasferimento a Melzo dei posti letto di hospice. Così da tempo era deciso. Si svuota di letti l’ospedale Serbelloni, ma Asst e Comune firmano a due mani una nota e garantiscono: «Non è la fine, ma un nuovo inizio». I traslochi iniziano dunque a fine settimana, annunciati da mesi, accompagnati da polemiche. Polemica da Melzo, in particolare, dove in prima battuta l’Oncologia intera doveva essere trasferita, e dove, solo poche settimane fa, erano state raccolte e protocollate duemila firme contro lo spacchettamento del servizio.

Nelle polemiche non entra Mario Alparone, dirigente dell’Asst Milano Melegnano. Le scelte, ribadisce, sono state operate su criteri sanitari e nulla altro. «Dividere Oncologia e Hospice risponde a motivazioni organizzative. Le cure palliative sono trasversali a molte patologie, e sono indispensabili sinergie con gli speciaslisti della terapia del dolore e della rianimazione. La ricollocazione a Melzo va in questo senso». Sulla scelta invece di trasferire i letti oncologici di degenza a Cernusco: «C’è stato un esame attento, poi si è fatta la scelta. Fra le motivazioni è risultata estremamente rilevante l’evidenza che oltre il 50% degli attuali malati oncologici presenta complicanze cardiologiche e nefrologiche a motivo della cardio-tossicità dei nuovi farmaci. A Cernusco ci sono un’équipe di cardio-oncologia e una struttura di nefrologia che, invece, mancano a Melzo». Via gli ultimi letti. E l’ospedale Serbelloni? L’azienda tranquillizza: si apre un nuovo capitolo, che parte dalla riqualificazione in Presst (Presidio Socio Sanitario Territoriale). «Tale conversione - ancora Alparone -  comporta un grande impegno. L’ospedale ospiterà una serie di servizi a ciclo diurno che possono essere collocati presso gli attuali distretti o dei poliambulatori rivolti in particolare a pazienti cronici, complessi e fragili. La programmazione prevede l’attivazione di 18 specialità ambulatoriali e di una gamma completa di servizi socio-sanitari tra cui quelli relative alla Neuropsichiatria infantile, consultori familiari e adolescenti, trattamento delle dipendenze, punto Adi, certificazioni medico legali e gruppi di dottori di medicina generale per la programmazione della presa in carico di cronici e fragili». È soddisfatto il sindaco Angelo Stucchi. «L’identità finalmente ben definita del Serbelloni sarà ben visibile con il nuovo anno, e in parte già da dicembre. Io credo che si sia data dimostrazione di come il lavoro collegiale e il dialogo possano produrre i risultati. I dettagli dell’operazione Serbelloni saranno presentati mercoledì 26 alle 18.30 in un incontro già fissato in sala consiliare.