Via libera da Città metropolitana: all’Itc Argentia di Gorgonzola arriva Agraria

Formerà figure professionali idonee a gestire le aziende della zona

Bruno Belletti, il preside

Bruno Belletti, il preside

Gorgonzola (Milano), 14 novembre 2017 - Pollice alzato da Città metropolitana, all’Itc Argentia sbarca l’indirizzo verde: il primo corso di Agraria prenderà il via a settembre. Soddisfatto il preside Bruno Belletti, «è un sogno che si realizza». La denominazione esatta del nuovo indirizzo scolastico è Agrario-gestione dell’ambiente e del territorio: formerà figure tecniche che abbinino competenze nel settore agrario a quelle delle tecnologie abbinate al settore.

Il corso fornirà competenze nell’ambito della gestione e direzione di aziende agrarie e allevamenti, impartirà nozioni sulle bioenergie e sulla gestione sostenibile di colture e allevamenti, sulla gestione del territorio rurale e naturale, sulle coltivazioni arboree, l’intervento fitosanitario, la realizzazione e la manutenzione di giardini e aree a verde. L’iter per l’apertura dell’agraria all’Argentia era in corso da anni. «Finalmente ci siamo - così il preside Belletti -. Un grazie sentito a Città metropolitana che ha autorizzato con apprezzabile lungimiranza il nuovo indirizzo di studi, e all’amministrazione comunale di Gorgonzola, che ci ha sempre supportato in questa fase, insieme al Distretto agricolo e Adda Martesana. E un particolare ringraziamento a Kopron spa, nostro sponsor in questa fase. Ora chiediamo a tutti di rinnovarci fiducia e collaborazione».

Non solo il nuovo indirizzo all’Argentia nel piano dell’offerta formativa varato in Città Metropolitana: fra le novità anche un nuovo corso di Biotecnologie ambientali all’Itsos Marie Curie di Cernusco sul Naviglio e i nuovi corsi serali al Machiavelli di Pioltello. «Le novità - dice Roberto Maviglia, consigliere delegato dell'ex Provincia - arrivano dalle istanze del territorio. Come Città metropolitana possiamo avviare i percorsi, il personale è statale, gli spazi sono preesistenti. E questa è una discriminante fondamentale, la non disponibilità di aule e spazi idonei blocca in questa fase qualsiasi progetto». Nel piano provinciale previsioni per 154 istituti, metà in città, metà nell’hinterland.