Cernusco, progetto web sulle tecnologie al femminile

L'obiettivo: sfatare il luogo comune sulle donne meno abili

La presentazione dell'iniziativa

La presentazione dell'iniziativa

Cernusco sul Naviglio (Milano), 25 settembre 2016 - Le ragazze sono meno tecnologiche dei loro coetanei maschi? Ministero e scuole sfatano il luogo comune con il progetto «Girls code it better!». Azione che coinvolge 53 istituti italiani, 112 insegnanti e 760 agguerritissime giovani, dal Nord al Sud del Paese. Nel gruppo anche la media di piazza Unità d'Italia a Cernusco, dove il programma colma-divario è appena stato presentato. Le adolescenti zoppicano sullo stern, acronimo di sciences, technology, engennering e mathematics. Settori nei quali la presenza femminile è ancora scarsa, ma che stanno riscuotendo molto successo tra le giovanissime. Nascono così su input di Roma i nuovi science Club for Girls: lo scopo è sostenere le ragazze nelle carriere tecnico-scientifiche. Come? «Col lavoro di gruppo e il training dei docenti-coach – spiega Monica Tamburrini, insegnante, responsabile del progetto in città -. I pregiudizi sulle attitudini femminili per chimica, matematica, fisica e altre discipline non sono ancora tramontati. Noi lavoriamo perché possiamo lasciarceli presto alle spalle». Secondo il rapporto su Donne e Scienze realizzato l'anno scorso da OpinionWay per la Fondazione l'Oréal in cinque paesi, fra i quali l'Italia, solo il 10% degli intervistati ritiene che le donne abbiano attitudine per la scienza e il 67% è convinto che non abbiano le capacità necessarie per una carriera ad alto livello. Malgrado esempi del contrario, da Rita Levi Montalcini a Elena Colombo, «ma i luoghi comuni sono duri a morire», ricordano a scuola. Così Cernusco ha accettato di buon grado di entrare fra i pionieri - a metà strada fra le pari opportunità e l'orientamento - e di dare alle proprie studentesse l'opportunità di dimostrare che chi ha poca fiducia in loro si sbaglia. Conviene farlo, tra l'altro. Si calcola che nel 2020 in Europa mancheranno 2 milioni di tecnici. «Per cogliere l'opportunità bisogna correre», ancora all'Istituto. E allora: coding, robotica, lab e ingegneria per tutte. «Per muoversi libere e coraggiose verso il futuro», sottolinea Tamburrini. Sullo sfondo resta sempre il problema della conciliazione lavoro-famiglia. Le ragazze si impegnano meno in carriere scientifiche perché richiedono una disponibilità che le donne faticano ad avere, secondo gli esperti. Ma questo è un altro discorso. «Per ora costruiamo il nostro club», annunciano a Cernusco.