Piste ciclabili a Cassina, polemiche senza fine

L’opposizione: "Una rete oscena". Il vicesindaco: "Più sicurezza"

Tensione alle stelle sui lavori alle piste ciclabili

Tensione alle stelle sui lavori alle piste ciclabili

Cassina de' Pecchi (Milano), 16 gennaio 2017 - Ciclabili, cantieri infiniti. Ma anche la polemica non accenna a placarsi. Pronta la pista di via Venezia, si lavora in via Volta e si guarda agli interventi di primavera. Una rivoluzione viabilistica a beneficio delle due ruote che divide la cittadinanza, in piazza come in rete. E polemica è anche fra le forze politiche: all’attacco il consigliere di minoranza Andrea Maggio, che definisce le piste "oscene" e realizzate senza un precedente studio di impatto sul traffico.

Nelle ultime ore è Marcello Novelli, vicesindaco e neoassessore alla Viabilità (ha assunto la delega dopo il rimpasto dicembrino), a illustrare nuovamente la rete futura di ciclabili e percorsi protetti. Piste, attraversamenti protetti, asfaltature di tratti sterrati e opere accessorie sempre con l’obiettivo di pedalare in sicurezza. "Quella che vede la luce è una “signora” rete di ciclabili". Il quesito di molti cittadini: era necessario un tale numero di ciclabili? "Quel che manca sono i ciclisti", ironizza qualcuno. Ma il vicesindaco rilancia: "Prima si inventano gli sci, poi arrivano gli sciatori".

Non va leggero il consigliere di minoranza Maggio: "L’amministrazione sta spendendo molti soldi, alcuni con giudizio, altri cofinanziando ciclabili oscene. Stanno intervenendo sul tessuto viario senza studi, con lavori spot e senza un progetto complessivo. Confusione e lavori dettati da logiche strampalate, con risultati raffazzonati". Casus belli, il famoso "cordolo" di via Venezia: "Realizzato in questo modo fa sì che una macchina possa trovarsi una bici nel bel mezzo della carreggiata".

Fra un cantiere e l’altro, e sempre in tema due ruote, una notizia positiva: un finanziamento europeo che consentirà in tempi relativamente brevi la realizzazione della prima ciclostazione comunale, a ridosso della stazione della metropolitana, con parcheggi custoditi e servizi supplementari, sul modello delle strutture già esistenti in altri Comuni (in zona, Melzo).