Carugate, arriva il referendum sul Carosello: "Il raddoppio? Decidano i cittadini"

La lista di minoranza di Paolo Molteni ha depositato il quesito. Ora serviranno 1.200 firme per portare i residenti alle urne

Il centro commerciale

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Carugate (Milano), 14 febbraio 2017 - Raddoppio del Carosello, arriva il referendum. Carugate in Movimento, all’opposizione, ha depositato il quesito, primo passo verso la consultazione popolare sul controverso progetto. Ma il cammino non è scontato. Dati sull’inquinamento, sul traffico e sul commercio, il gruppo di minoranza guidato dell’ex candidato sindaco Paolo Molteni (pure ex assessore della giunta Gravina) l’aveva promesso in campagna elettorale e a pochi mesi dal voto mantiene la parola.

Nel frattempo ha raccolto un dossier a disposizione dei cittadini, per informarli "il più correttamente possibile sull’impatto dell’intervento". Dopo la valutazione sull’ammissibilità, serviranno 1.200 firme a sostegno della "consultazione totale". "Il voto, sì o no, è lo strumento migliore per decidere sul futuro della città", spiega Molteni. Che definisce "storica" la giornata "destinata a segnare un prima e un dopo nella vita politica locale". È la prima volta, infatti, che i carugatesi vengono chiamati a esprimersi direttamente.

Una scelta che il sindaco Luca Maggioni aveva definito "legittima, ma inopportuna". "Perché chi ha la responsabilità di scegliere, deve scegliere". E lui l’ha fatto, riportando in Consiglio l’ampliamento ritoccato, il "piano B", che sta facendo tremare la maggioranza a Cernusco. Coinvolto a sua volta nel possibile maxi-store, è costato la poltrona all’ex assessore Rita Zecchini, dopo il voto contrario in aula del suo gruppo, Sinistra per Cernusco, al nuovo atto di indirizzo. Sul quale, probabilmente, si esprimeranno ora anche i vicini. Chiamati formalmente a schierarsi (o no) sul ritiro del documento, che spiana la strada all’Accordo di programma in Regione. Spetta, infatti, a Palazzo Lombardia dare il via libero definitivo a superfici commerciali di questa entità: 31mila metri quadrati in più di gallerie e negozi spalmati sui due Comuni.