Cambiago, da Torrazza chiedono più sicurezza

Neo associazione chiede interventi mirati per risolvere problemi che si protraggono da anni

L’associazione conta già sessanta soci sostenitori

L’associazione conta già sessanta soci sostenitori

Cambiago (Milano), 30 aprile 2017 - Maggior considerazione, più sicurezza e interventi mirati per risolvere problemi che si protraggono da anni. Sono le richieste di “Torrazza che collabora”, neonata associazione della frazione di Cambiago, un tempo un pugno di case, oggi un “comune nel comune” con oltre 1.200 residenti ma servizi che non vanno di pari passo. Guidata da Domenico Commisso, titolare dello storico Albergo Ristorante Brioschi, l’associazione nata sette mesi fa per volontà di quindici fondatori conta già sessanta soci sostenitori. "A oggi abbiamo raccolto - spiega il presidente - 380 firme di residenti che credono in quanto stiamo facendo». Il gruppo si sta muovendo a tutto campo rilevando problemi e necessità impellenti; tante le richieste messe nero su bianco dal gruppo apartitico, segnale di una richiesta di attenzione rivolta dai singoli alle amministrazioni passate ed ora, con la forza di un’associazione, alla giunta verde del Carroccio guidata da Laura Tresoldi. A cominciare dall’urgenza di una sede e di un centro di aggregazione da realizzare negli spazi dell’ex scuola, dietro la chiesa.

Non solo un luogo di incontro ma anche volano di iniziative, nuove associazioni e servizi per la “Torrazza dei Mandelli”. Qui infatti le attività commerciali si contano sulle dita di una mano e non c’è molto altro: il campetto da calcio, unico punto di ritrovo per i ragazzi, necessita di interventi urgenti e così i vicini giardinetti. Senza dimenticare il problema sicurezza: «Truffe porta a porta e furti nelle abitazioni e nei veicoli parcheggiati sono aumentati, anche in pieno giorno - sottolinea Roberta Pandolfi, tesoriere insieme a Maria Grazia Masullo - servono telecamere all’ingresso e uscita della frazione, migliorare l’illuminazione e incrementare i controlli della polizia locale, anche in seguito al crescente abbandono di rifiuti». Si guarda anche alla vicina circonvallazione per bypassare il paese: «Attraversarla per arrivare alla Madonnina nei campi è molto pericoloso, servirebbero strisce pedonali con semaforo a chiamata». I primi incontri con il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Alessandro Mauri e con l’assessore alla Sicurezza Riccardo Gallina sono stati proficui: «Il 19 maggio alle 20.30 nel ristorante, dove ci riuniamo mensilmente - sottolinea il vicepresidente Marco Micheli - abbiamo organizzato un’assemblea pubblica invitando l’intera giunta comunale». «Vogliamo collaborare con il Comune - chiosa Commisso - perché dopo quanto fatto negli ultimi anni a Cambiago si pensi anche a noi».