Nasce il Parco della Martesana

Incontro soddisfacente quello che si è tenuto a Bussero: al tavolo i rappresentanti di Milano e di 12 amministrazioni comunali

Il progetto del polmone verde

Il progetto del polmone verde

Bussero (Milano), 21 gennaio 2018 - Di fianco alla linea blu, ce ne sarà presto un’altra verde sulle cartine della zona. Ieri, Milano e 12 Comuni della stecca fluviale, dalla Madonnina a Vaprio, riuniti a Bussero, hanno salvato il nuovo Parco della Martesana. "Nascerà", dice con soddisfazione alla fine del summit Curzio Rusnati. Il primo cittadino ha promosso l’incontro chiarificatore. Sarà lui, insieme al collega di Cassina, Massimo Mandelli, a guidare la cordata ecologica alla riscossa, dopo due anni di pastoie burocratiche che rischiavano di affossare il polmone verde, ancora prima che vedesse la luce. "È un progetto ambizioso, di salvaguardia e di valorizzazione in un’area fra le più urbanizzate della Regione e di Italia", aggiunge il padrone di casa. Sottinteso, "si profilano tempi cupi per i palazzinari", l’obiettivo, infatti, è ribadire la vocazione agricola dei fondi vergini, "ancora immuni dal mattone e dal cemento". Un argomento che ha rinsaldato politiche promosse, sicuramente sulla carta, da tutti i partecipanti.

Oltre a quelli già citati, sono pronti a sottoscriverle, Vimodrone, Cologno, Cernusco, Pioltello, Gessate, Vaprio, Cassano, Pozzo e Gorgonzola. In seconda battuta si aggiungeranno Pozzuolo, Melzo e Inzago, oggi uniti in un altro polmone verde dalle alterne vicende, il Plis dell’Alta Martesana, riconosciuto da Città Metropolitana, regista pure della nuova operazione, ma bocciato dalla Regione per mancanza di requisiti. "Poco male, verranno con noi", chiarisce Rusnati, tradendo un certo ottimismo sull’esito della pratica. Stesso entusiasmo nelle parole di Pietro Mezzi, consigliere con delega all’Ambiente di Città Metropolitana, ieri, in trasferta nell’hinterland. "Finalmente siamo nelle condizioni di avviare l’iter di costituzione. Tutti i sindaci hanno manifestato la chiara volontà di andare in questa direzione". Non sarà un cambiamento da poco: "Si tratterà dell’unico spazio verde che si sviluppa in direzione est-ovest (Molgora e Rio Vallone seguono la radiale nord-sud) collegando Milano all’Adda", aggiunge. All’interno, si realizzeranno piste ciclabili, "una greenway per favorire la mobilità dolce e la riqualificazione di aree degradate". E poi ci saranno oasi a disposizione delle famiglie.

La rotta punterà dritta sulla bellezza, in una zona che scommette tutto sulla qualità della vita. A dare man forte alle amministrazioni, pronte a tutelare i campi, sono state le associazioni ambientaliste presenti in massa all’incontro. "Il Parco ci aiuterà a salvare il salvabile". A stretto giro Bussero e Cassina presenteranno la domanda di nascita, Città Metropolitana avvierà l’istruttoria, ma, l’esito è scontato. Nel frattempo, tutti i centri interessati dovranno adeguare i piani di governo del territorio al polmone verde. "Il perimetro in questa fase è variabile - fa notare Mezzi - dipenderà da quanto territorio ciascuna giunta deciderà di tutelare, vincolandolo effettivamente".