"Licenziamento ingiusto": la protesta dei Cobas alla Bartolini di Liscate

Mattinata di paralisi e protesta

Il presidio sindacale con il blocco dei mezzi

Il presidio sindacale con il blocco dei mezzi

Liscate (Milano), 10 novembre 2017 - «Licenziamento ingiusto», sventolano le bandiere del Cobas e i tir bloccano gli accessi: mattinata di paralisi e protesta alla Bartolini Corriere espresso fra San Pedrino di Vignate e Liscate. Sul piazzale davanti ai due accessi ai capannoni, che affacciano via Pio la Torre accanto alla Rivoltana, oltre 150 fra tir, motrici e furgoni con il colore rosso dello spedizioniere, e almeno una cinquantina di addetti a braccia incrociate, fra facchini e autisti, monitorati dalle auto dei carabinieri. Il blocco è scattato di prima mattina. Ressa davanti ai cancelli, nessuna ripercussione sulla Provinciale. In tarda mattinata un incontro fra azienda e delegati che avrebbe portato a una schiarita. A far esplodere la protesta il caso di un singolo, dipendente di una delle cooperative appaltatrici di servizio nel polo logistico, disdettato dopo un anno «chiaramente - così colleghi e sindacalisti - come ritorsione per l’impegno sindacale».

«Mi hanno lasciato a casa un da un giorno all’altro - dice lui - e sono dovuto andare anche all’ispettorato del lavoro per i contributi non pagati». Al di là del caso singolo, una vertenza che concerne anche questioni contrattuali, rispetto di orari, turni e ferie, e l’eterno problema dei chiaroscuri a ogni cambio d’appalto a cooperative. «Io - racconta un altro lavoratore - sono stato assunto per tre anni con contratto a tempo indeterminato. Poi la cooperativa per cui lavoravo è stata disdettata, ne è subentrata un’altra, e mi hanno retrocesso a contratto a termine».

Bartolini, che da molti anni presenzia con l’enorme polo logistico a San Pedrino, movimenta oltre duecento mezzi pesanti al giorno. Un volume d’attività in costante incremento, implementato anche dalle impennate degli acquisti online. In cronaca il polo è finito un paio d’anni fa, per l’ennesima crociata degli abitanti del quartiere sotto assedio dei tir. Su modalità di lavoro e gestione dei dipendenti delle coop «molto da definire e chiarire - ancora il sindacato -. È stato lo stesso Ispettorato del lavoro a prescrivere disamina precisa di documenti e gestione del personale da parte delle cooperative, con l’indagine Warehouse in corso da ottobre».