Trezzo sull'Adda, 11 maggio 2014 - Tre soluzioni tecniche per un sogno, quello di portare il metrò della linea 2 dalla fermata capolinea di Gessate, oggi “assediata” da traffico e cantieri, a Trezzo, zona industriale. Lo studio Tau è già stato elaborato da mesi e inserito nella pianificazione provinciale. Tre soluzioni. La prima che ipotizza un nuovo tratto di 8 chilometri Gessate-Trezzo “solo su ferro”: costo, 170 milioni di euro. Poi una soluzione “mista”, da cento milioni: una sola nuova fermata dopo Gessate, area Bellinzago-Inzago, e di qui una nuova rete di bus leggeri a trazione elettrica, che porti nei Comuni oggi serviti dalle vecchie Celeri dell’Adda; terza soluzione, niente nuove stazioni e niente binari, ma solo ripensamento radicale dello snodo di Gessate, e creazione della rete di bus veloci.

Che dovrebbero viaggiare sulla Padana dove oggi si va a rilento, facendosi “largo” con passaggi a livello a sensori. Futuro possibile e suggestioni per il convegno-asso nella manica elettorale della compagine “Onestà per il cambiamento” di Danilo Villa, organizzato nella cornice di lusso di Villa Cavenago. «Questo progetto avanza da mesi, ne ho parlato da poco anche a Bruxelles, siamo fermamente intenzionati a condurlo in porto», ha spiegato il sindaco uscente. Tema e relatori annunciati (oltre a Lupi era annunciato Podestà, invece non arrivato) hanno attirato un pubblico folto.

In sala anche molti esponenti e sostenitori delle liste avversarie, che sul libro dei sogni “su rotaia” sparano a zero: «Le favole sono una bella cosa, la realtà è tutt’altro. Inaudito usare un argomento di questa importanza come specchietto per le allodole elettorale”. Al centro della serata slide e numeri del progettista Giorgio Morini: «È un’opera impegnativa e dai costi ingenti». Di reperimento fondi è prematuro parlare. «Solo per la progettazione occorre pensare a un anno e mezzo di lavoro».

A fine serata, prima dell’arrivo del ministro, i soli momenti di tensione. In sala alcuni cittadini del comitato contro la variantina Tem di Gessate: «Non si è accorto, chi ha elaborato questo studio pure recente, che fa passare la linea metropolitana su una strada, la variante della Padana, che è già progettata e per la quale sono già partiti i sottoservizi?».

Tensione a due fra il sindaco e un simpatizzante della lista di centrosinistra, Massimo Giudici. Un applauso ironico da parte del cittadino in sala poco gradito al sindaco, e poi l’apostrofe di quest’ultimo al medesimo cittadino prenotatosi per un intervento: «Se sei qui solo per rompere i c...i te ne puoi anche andare». Infine, il prevedibile “assalto” al ministro del referente del Comitato per le barriere antirumore sull’A4, Nikolao Costantinos: «Attendiamo da mesi un suo interessamento al nostro problema».
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