Cernusco sul Naviglio (Milano), 24 aprile 2014 - In quattro lo accerchiano per rapinarlo. Lui reagisce, loro lo insultano e cominciano a tirargli calci e pugni rivolgendo contro di lui ogni tipo di insulto, senza risparmiare quelli razziali. Poi lo lasciano a terra e si allontanano. Un’aggressione in piena regola quella subita per strada a Cernusco lo scorso 14 marzo da un giovane di 21 anni di origini sudamericane residente a Pioltello.

Dopo più di un mese di attente indagini, i carabinieri sono riusciti a individuare tutti i suoi aggressori e ad arrestarli. Il primo, considerato il capobanda, è finito a San Vittore lo scorso 18 marzo: un albanese di 23 anni con precedenti penali e residente anche lui a Pioltello. Ieri mattina anche gli altri tre componenti della banda che ha messo a segno la rapina trasformata in violenta aggressione, sono finiti in manette: tre italiani di 19 anni e un 34enne tutti incensurati, i primi due residenti in Martesana, il più grande a Stradella, in provincia di Pavia.

Fino a ieri mattina gli inquirenti hanno mantenuto il massimo riserbo sulla vicenda proprio per riuscire a individuare tutti gli aggressori entrati in azione nella serata di quel venerdì. Complice il buio e una strada isolata alla periferia di Cernusco, i quattro hanno individuato la loro vittima: lo studente passeggiava da solo quando è stato avvicinato dal gruppo. L’albanese, descritto poi ai carabinieri di Cernusco sul Naviglio dal sudamericano come il capobanda, lo ha avvicinato e gli ha intimato di consegnarli soldi e cellulare. Ma lui ha fatto resistenza. A quel punto sono partiti gli insulti, molti dei quali a sfondo razziale, e subito il “branco” è andato all’attacco. Senza che il giovane, solo contro tutti, potesse difendersi. Una volta sfogata la loro rabbia e ottenuto quello che volevano, hanno lasciato lo studente, quasi loro coetaneo, a terra dolorante.

Quando si sono allontanati il ragazzo ha chiamato il 118 che lo ha trasportato al vicino ospedale Uboldo di Cernusco, dove è stato medicato e dimesso con nove giorni di prognosi per le ferite riportate nel pestaggio. Il giorno dopo è scattata la denuncia. Sulle tracce dei suoi aggressori i carabinieri di Cernusco e della compagnia di Cassano d’Adda che hanno prima trovato l’albanese e poi i suoi complici. Tutti accusati di rapina, lesioni personali in concorso pluriaggravate da futili ragioni e motivi razziali. I tre italiani sono agli arresti domiciliari, l’albanese rimane invece in carcere a San Vittore.