Gorgonzola (Milano), 18 aprile 2014 - «Non ho parole per riferire il mio stato d’animo. Occorre fare qualche cosa per questi giovani. Bisogna trovare il modo di correre più veloci della morte». Commenta con grande tristezza, il sindaco di Gorgonzola Angelo Stucchi, il triste primato conquistato in pochi mesi dalla città che amministra: cinque ragazzi morti nel giro di pochi mesi. Tutti ventenni, anche meno. Tutti incidenti, seppure diversi uno dall’altro: «Beatrice e poi Alessandro, Fabio, Paolo, ieri l’ultimo, Luca Meloni. Alcuni li conoscevo, altri no. Ma l’angoscia non cambia». Cosa dire, e soprattutto cosa fare? «Credo che il fare non possa non nascere da una riflessione profonda, da imporre a ciascuno di noi. C’è una costante in queste morti? Le strade pericolose, ormai insufficienti, intasate? La velocità? Il senso di onnipotenza connaturato in chi è molto giovane?».

Dalla morte di Beatrice, in luglio, Gorgonzola ha lavorato all’ipotesi di un gesto concreto, la messa in sicurezza dell’attraversamento dove la ragazza è stata investita. «Era una cosa che potevamo affrontare, e l’abbiamo affrontata. Con l’angoscia che dà la consapevolezza di essere arrivati tardi. Ma l’angoscia peggiore la danno i fatti, perché qualsiasi cosa si faccia, non basta a risparmiare altri drammi». Quando, l’altro pomeriggio, si è sparsa la voce della tragica morte del diciassetttenne Luca Meloni, finito stritolato sotto un autobus in via Trieste mentre tornava a casa da scuola, alcuni sindaci della zona, fra cui Stucchi e la collega di Bellinzago Angela Comelli, erano a una riunione-evento del consorzio Cogeser.

«Siamo rimasti tutti e due ammutoliti. Io per l’ennesimo giovane morto nella mia città, lei perché il ragazzo era un suo concittadino. L’open di Cogeser doveva concludersi con un intervento di un artista di Zelig: non c’è stato bisogno di discutere nemmeno un secondo sull’annullamento». E ancora tristezza fra i giovani della zona, stavolta i giovanissimi, sedici, diciassettenni, per la fine terribile di Luca. «Nessuno di noi — ancora il sindaco — che pure non lo conoscevamo, è insensibile a fatti come questi. Ho visto crollare uno degli agenti di polizia locale sul posto. Siamo genitori, comunità. Siamo decisi a fare di più».

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