Segrate (Milano), 23 marzo 2014 - Col titolo di «counselor», aveva aperto uno studio dove si spacciava anche per psicologo e consumava rapporti sessuali con alcune pazienti. Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno eseguito una perquisizione nella casa-studio di un professionista segratese, che pubblicizza la sua attività anche su Internet. L’uomo è finito nel mirino dei carabinieri, dopo essere stato denunciato da una delle sue assistite.

La donna, una 28enne di Paullo, ora seguita dallo sportello anti-violenza di Melegnano, è stata in cura dal sedicente psicologo per otto anni, nel corso dei quali sarebbe stata convinta a consumare periodici rapporti sessuali col terapeuta. Secondo un copione già visto in situazioni analoghe, l’uomo avrebbe giocato sulle fragilità della giovane, per spingerla a unire il fattore fisico al (presunto) percorso di sostegno mentale.

I rapporti si sarebbero consumati durante le sedute, dopo che la paziente aveva raccontato al «dottore» le sue esperienze, il suo vissuto e i suoi problemi. La situazione si è trascinata a lungo, finché la ragazza non ha capito che in quella situazione c’era qualcosa di anomalo. Dopo essersi consultata col fidanzato e i genitori, nelle scorse settimane la giovane ha deciso di sporgere denuncia. Così sono scattate le indagini, tutt’ora in corso da parte dei carabinieri e della Procura di Milano.

Gli inquirenti avrebbero passato al setaccio i locali dove l’uomo svolge la propria attività, concentrandosi su computer, filmati e documenti. Si cercano riscontri al racconto della paziente. Un caso che potrebbe non essere isolato, considerando che l’uomo esercita da tempo. Medici e professionisti abusivi, che circuiscono le pazienti. L’episodio di Segrate, purtroppo, non è l’unico. E i contraccolpi sulle vittime, spesso, si rivelano pesanti. Perciò gli esperti invitano a verificare sempre i requisti professionali delle persone alle quali ci si affida, accertandone l’effettiva iscrizione agli ordini e alle associazioni di categoria. Eventuali anomalie e atteggiamenti sospetti vanno subito segnalati agli organi competenti.

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