Basiano (Milano), 7 dicembre 2013 - Assolto uno degli “egiziani degli scontri di Basiano”, e il giudice ora ordina il rinvio degli atti alla Procura, per «accertare eventuali ipotesi di reato a carico di chi eseguì gli arresti». È stato assolto ieri al Tribunale di Milano M.H., uno degli egiziani ex dipendenti della cooperativa Almagroup di Basiano che furono protagonisti di violentissimi scontri con le forze dell’ordine durante un presidio dell’11 giugno 2012 davanti al polo logistico Gartico, nella zona industriale di Basiano. Quello di ieri è l’unico processo che si è tenuto a Milano. Gli altri 19 indagati restano a carico della Procura di Monza, competente per territorio. Assoluzione per l’ex operaio, rinvio degli atti alla Procura: «Perché vengano valutate eventuali ipotesi di reato a carico delle forze dell’ordine».

Intanto la difesa dell’ex operaio tuona “fu pestaggio”, e gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini mostrano in aula le immagini. Obiettivo dunque riscrivere in via definitiva quanto accadde quando un presidio rabbioso di decine di disperati, licenziati in tronco dalla cooperativa per cui lavoravano in favore di manodopera a minor costo, fu dissolto con la forza. L’egiziano processato e assolto a Milano lavorava per otto euro l’ora come addetto ai magazzini e al trasporto merci. Come lui i suoi compagni, che ricevettero, da un’ora con l’altra, il benservito dalla cooperativa, titolare della logistica per prestigiosi marchi della grande distribuzione. Per due giorni gli “egiziani di Almagroup” rimasero seduti davanti ai cancelli dell’azienda. E quella torrida mattina non mollarono. Fecero cordata davanti ai cancelli per impedire l’accesso del pullman che trasportava i loro sostituti, altri extracomunitari che avrebbero lavorato a cinque euro l’ora. Intervennero le forze dell’ordine in assetto antisommossa.

Il negoziato per evitare il peggio fu lungo, dalle prime luci dell’alba alle sette del mattino. Poi la carica, alla quale gli egiziani, spalleggiati da un gruppo di antagonisti, risposero con lanci di oggetti. I militari usarono gas lacrimogeni e manganelli. Minuti terribili, al termine dei quali rimasero a terra ferite 26 persone (fra cui alcuni carabinieri), trasportate in ospedale; molti rifiutarono il trasporto. L’egiziano assolto finì all’Humanitas con un taglio di 15 centimetri in testa.

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