di Daniele Orlandi

Gessate, 30 agosto 2013 - Degrado senza fine con strade ridotte a un groviera alla stazione del metrò di Gessate. Torna a far parlare di sé il capolinea della linea verde, lato pullman, dopo le polemiche dei mesi scorsi legate alla mancata raccolta dei rifiuti. A preoccupare i pendolari che quotidianamente si servono degli autobus sono ora le condizioni di degrado strutturale dell’area: a cominciare dalle strade percorse da centinaia di pullman che raggiungono il capolinea.

Più che strade ormai un colabrodo, con decine di enormi buche profonde anche dieci centimetri: sono praticamente ovunque, dal punto di accesso dei bus fino al piazzale dove sostano e fanno manovra e in periodi particolarmente piovosi, come in questi giorni, si trasformano in veri e propri laghetti di asfalto e sassi. Mettendo a rischio l’incolumità di ciclisti e motociclisti ma anche la sicurezza dei pendolari.

Una situazione inconcepibile. «È una schifezza - spiega Dario Fanzani, gessatese che ama muoversi in bicicletta - ci sono sempre state buche ma dallo scorso autunno sono diventate profonde e molto pericolose. Tempo fa un’auto è finita in uno di questi crateri e si è giocata una gomma. Chi le deve tappare?». Marco Pigoli è un motociclista: «Con buche di questo tipo si cade di sicuro e ci si fa male, specialmente gli scooter che hanno le ruote più piccole. Potrebbero almeno indicare il problema con la dovuta segnaletica. Inoltre la curva di accesso è molto pericolosa, servirebbe una rotonda». «Macchine e pullman devono fare diverse manovre per aggirare i crateri sull’asfalto - sottolinea Davide Pistoia - con rischi per i pedoni. Alle porte del paese sono in corso i lavori della Tem, ma forse il territorio avrebbe prima altre priorità».

Dei cumuli di spazzatura non c’è più traccia, segno che l’area viene pulita con regolarità. Ma il degrado non si esaurisce alle sole buche stradali e basta fare pochi passi per trovare di tutto: dalle carcasse di biciclette, prese di mira dalle vespe che ne hanno fatto un alveare, ai cartelli stradali e ai pannelli per le affissioni comunali divelti e abbandonati a terra. E ancora bottiglie di vetro abbandonate tra un’auto e l’altra, erba cresciuta a dismisura e staccionate di cemento crollate. Ben diversa è la situazione del lato nord della stazione, dove sono presenti altri parcheggi e sul quale la manutenzione viene effettuata con regolarità dal Comune di Gessate. Insomma come dottor Jekyll e Mr Hyde, quella di Gessate è oggi una stazione a due facce, pulita e curata da un lato, dimenticata dall’altro.