Melzo, 4 maggio 2013 - La transazione con il Comune di Melzo, che prelude alla cancellazione della cava di prestito di Gorgonzola, e ieri mattina la firma con Melzo e Pozzuolo delle convenzioni che riportano, nero su bianco, gli accordi economici a compensazione della realizzazione del cavalcavia ferroviario fra i due Comuni: «Due traguardi significativi - così l’amministratore delegato di Te spa Stefano Maullu - che dicono una cosa prima di altre: che Te spa è un interlocutore affidabile e che mantiene gli impegni. Speriamo si chiudano così alcune polemiche, spesso strumentali, del passato. E, in accordo con il territorio, avanti tutta con i lavori: di questa autostrada la regione, i lavoratori e l’economia hanno bisogno»

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Ancora gli ultimi accordi, al centro di note divulgate dalla società nella giornata di ieri. Quello firmato ieri mattina a Milano conferma «la disponibilità di finanziamenti per la realizzazione di opere di compensazione ambientale e territoriale nelle due aree comunali di Melzo e Pozzuolo»: si leggano 26 milioni di euro diviso due con cui Te spa finanzierà via via le opere già selezionate dai Comuni che hanno a suo tempo accettato la realizzazione del maxi cavalcavia.

Anche sulla questione cava di prestito la società di gestione della Tem spende parole: «Sebbene il Consiglio di Stato avesse autorizzato a procedere con tutti i progetti di cava approvati, dunque, in Martesana, Pozzuolo e Gorgonzola, la Concessionaria ha scelto di percorrere la strada del dialogo, non avviando quindi alcuna nuova attività estrattiva».


«Il dialogo con i Comuni - dice ancora Maullu - è prioritario. Ho alle spalle un’esperienza politica e istituzionale, so bene quale valore hanno la comunicazione e l’accordo. Un’opera del genere non può né deve essere calata dall’alto, ma condivisa via via con chi vive il territorio».


Circa il problema cava di Gorgonzola, dunque, si è trovato un percorso che è più semplice di quanto potesse sembrare. L’ampliamento di Pozzuolo e la cava di Gorgonzola saranno ora oggetto di una variante, io penso possano volerci due, tre mesi. La variante cancella una cava: non è cosa da poco». Sul fronte cronoprogramma dei lavori? «È rispettato».

In Martesana i cantieri sono ormai nel pieno, e molto visibili: il cavalcavia a Pozzuolo-Melzo, l’Arco Tem, l’attraversamento del Naviglio fra Gorgonzola e Gessate. «L’opera è imponente, ma sono fermamente convinto che si debba tutti insieme concentrarsi su quanto rappresenta per l’economia di questa regione, per le possibilità di lavoro e l’indotto. Senza dire del traguardo Expo». Mentre sulla campagna espropri «ci muoviamo rigorosamente ai sensi di legge, e non mi risultano problemi. Ma c’è invece un altro aspetto che vorrei sottolineare, e riguarda il nostro impegno circa la legalità nei nostri cantieri, che sono monitorati e controllati senza interruzione per evitare infiltrazioni. Anche le certificazioni sono un sigillo di garanzia della società, di cui andiamo fieri».


monica.autunno@ilgiorno.net