di Gabriele Gabbini

Cassina de’ Pecchi, 17 marzo 2013 - Jabil, ennesima fumata nera. E i lavoratori ai piedi del Comune di Cassina insorgono. Attimi di tensione questa mattina in piazza De Gasperi, quando all’ennesimo tentativo delle istituzioni di prendere tempo per “salvare” i 250 operai licenziati della storica fabbrica di ponti radio, le tute blu hanno reagito rinchiudendo i responsabili di Regione, Provincia, e Nokia Siemens (proprietaria dell’area su cui sorge ciò che resta della Jabil, ndr) dentro il Palazzo cassinese.

Un grido di rabbia, frustrazione e per molti versi anche di disperazione, con parte dei dipendenti cui ormai è scaduta la mobilità. “La situazione qui è sempre più pesante – le parole, caute ma ferme, di Roberto Malanca, rsu Fiom -. Senza un lavoro, con pochissime possibilità di ricollocamento visto l’età avanzata di molti di noi, ma soprattutto con un  mutuo da pagare o una famiglia da mantenere. Non possiamo permetterci di smettere di lottare”.

A scatenare la rabbia dei lavoratori, che speravano che quella di oggi potesse essere finalmente una giornata da incorniciare, la dichiarazione di Invitalia, agenzia per lo sviluppo d’impresa del Ministero, che “entro 60 giorni verrà presentato un piano di rilancio” per il sito sulla Padana. “Parole già dette, già sentite, che non ci bastano più”, continua Malanca. L’unico risultato ottenuto è stato quello di mettere nero su bianco l’accordo con Jabil che i macchinari resteranno a disposizione dell’eventuale imprenditore che subentrerà, “ma questo è un nostro risultato – tuona ancora Malanca – mentre le istituzioni, a parte il Comune di Cassina, non fanno altro che vivacchiare alle nostre spalle. Non ce la facciamo più”.

Ora serve più concretezza: “Così come Jabil ci ha lasciato i macchinari – ancora l’rsu - ora Nsn dovrà chiarirci nel dettaglio cosa intende fare per “agevolare l’ingresso di nuovi imprenditori”, come dichiarato anche al tavolo di oggi. Il tempo delle parole ormai è finito”. E i prossimi passi adesso sono scanditi con forza e determinazione anche dal sindaco di Cassina de’ Pecchi, Claudio D’Amico: “Entro la prossima settimana Nokia Siemens dovrà dirci come intende favorire nuovi insediamenti produttivi nel sito della Padana, poi potremo finalmente presentare agli imprenditori interessati un pacchetto di opzioni completo, chiaro”.

E poi c’è, finalmente, una bella novità: “Cassina – ancora D’Amico – è diventata capofila di un accordo intercomunale per creare un fondo che permetta ai lavoratori cui è già scaduta la mobilità di partecipare ai corsi di formazione che stiamo organizzando per mantenere alto il livello di preparazione degli operai”.