di Chiara Giaquinta

Cernusco sul Naviglio, 7 aprile 2013 - Nessun regolamento, nessuna elezione: dal 2004 a Cernusco la commissione mensa che vigila sul buon funzionamento del servizio di refezione scolastica sembra essere “abusiva”. È questa la scoperta di un gruppo di genitori che nei giorni scorsi, un po’ per caso, hanno posto la questione all’Amministrazione. A dare il “la” al coro di proteste, una mamma che per caso ha posto il problema su Facebook, ormai diventato piazza di discussione forse più di quella reale.

«Nei giorni scorsi ho ricevuto da parte dalla società che gestisce il servizio refezione per conto del Comune, tutti in una volta i conti dei pasti dal mese di settembre a quello di febbraio per un totale di circa 800 euro - spiega Paola Malcangio, mamma cernuschese con due bambini iscritti alle scuole cittadine -. Ho reso pubblica la vicenda su Facebook per capire se altri genitori avessero avuto il mio stesso problema. Oltre ad avere risposte positive, ho inconsapevolmente animato un dibattito che ha fatto emergere un fatto strano che riguarda la commissione mensa».

Secondo molti genitori, infatti, negli ultimi mesi erano state diverse le segnalazioni da parte di mamme e papà su alcuni disservizi riscontrati nella refezione scolastica. Problemi che erano stati segnalati ai componenti della commissione. Ma che poi non avevano avuto riscontri. «Ci siamo chiesti quale fosse il regolamento della commissione, come venissero eletti i suoi componenti e come il Comune gestisse le segnalazioni, girando le domande all’Amministrazione - spiega Paola -. Ed ecco la sorpresa: nessun regolamento, nessuna elezione. Da nove anni a questa parte il presidente, che sembra non essere mai stato eletto, è sempre lo stesso».

Anche il Comune sembra essere stato informato della questione solo oggi. «C’è una legge regionale che parla chiaro: nel caso di costituzione di una commissione mensa è il Comune a dover stilare un regolamento - sottolinea Paola -. Chiediamo solo che sia fatta chiarezza».

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