di Patrizia Tossi

Segrate, 3 aprile 2013 - Una colonia felina a rischio di estinzione, gli animalisti lanciano un grido di allarme per salvare gli ultimi gatti rimasti nel quartiere. Sta accadendo nella zona della stazione, in un’area sporca e degradata, un territorio conteso dagli ultimi gatti rimasti e da centinaia di topi.
In questo angolo di territorio — nella zona tra le vie Cellini, Sanzio e Tiziano — si sta combattendo un braccio di ferro tra le gattare del quartiere, che stanno cercando di salvare i gatti superstiti, e il Comune che vorrebbe risanare il degrado. Nelle ultime settimane l’area è stata sottoposta a un massiccio intervento di derattizzazione, un’operazione che ha scatenato la reazione degli animalisti.

«È stato un vero e proprio blitz — racconta Vincenzo Scaparrotti, portavoce dei volontari — Nessuno è stato avvertito e ci siamo accorti che era stato spruzzato il veleno solo il giorno dopo, quando una gattara si è sentita male per le esalazioni. La puzza di sostanze chimiche era insopportabile, le cassette dei gatti sono state smantellate e, oltre ai topi morti, abbiamo trovato anche dei gatti senza vita. È una situazione assurda: dicono che la zona sia infestata di topi, ma la sensazione è che tutti gli animali della zona diano fastidio e che con questa operazione si voglia fare pulizia totale». Nel corso degli anni la sopravvivenza dei gatti è stata messa a dura prova dai cambiamenti del quartiere.

«La colonia felina residente è stata regolarmente registrata in Comune e all’Asl — continua Scaparrotti — Nell’ultimo censimento ufficiale era stato accertato che i gatti erano 150. Oggi sono meno di una ventina. Quando sono stati aperti i cantieri edili le ruspe hanno ucciso decine e decine di gatti; ora con la derattizzazione sono stati avvelenati altri animali. Ma l’Ufficio dei diritti degli animali cosa fa?». L’ultimo intervento risale al 15 marzo. «Si è trattato di una derattizzazione piuttosto violenta, nel giro di poche ore i topi sono spariti tutti. La procedura di derattizzazione è stata diversa da quella classica in cui i topi mangiano dalle trappole chimiche. Qui sono state allargate le tane e riempite di veleno. Non essendo stata segnalata, questa operazione è stata condotta senza nessun rispetto della legge che prevede che la zona da derattizzare venga indicata almeno cinque giorni prima con numerose affissioni perché la popolazione sia informata dei veleni e si astenga dall’entrare in contatto con il terreno».

L’ufficio comunale per i diritti degli animali risponde: «Quell’area è fortemente degradata, sembra quasi una discarica. Siamo intervenuti perché c’erano cinquanta tane di topi, segno evidente che la presenza dei gatti è ormai inesistente. A Segrate ci sono 41 colonie feline, tutte seguite e tutelate dal nostro Ufficio. Ma in quella zona non è mai stata accertata la presenza di una colonia. Dalle verifiche che abbiamo svolto la presenza dei gatti è bassissima. Più che una colonia felina, c’era una colonia di topi e siamo stati costretti a intervenire per mettere in sicurezza la zona».

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