di Patrizia Tossi

Segrate, 30 settembre 2012 — Quattrocento persone in corteo sulle strade cittadine per fermare i camini della Lucchini & Artoni, il bitumificio di via Tiepolo accusato di rendere l’aria irrespirabile dai residenti di Segrate e Pioltello. È stata un successo la manifestazione di protesta organizzata ieri mattina dagli attivisti del Comitato Cittadini Non Sudditi. Nessuna bandiera politica, solo la tenacia dei cittadini che vivono sulla propria pelle i disagi provocati dai fumi dello stabilimento.

«Basta essere prigionieri della puzza», hanno urlato i manifestanti, che dopo aver camminato sotto la pioggia hanno steso gli striscioni davanti ai cancelli della Lucchini. Grande assente il sindaco e l’amministrazione comunale. «Stiamo valutando l’ipotesi di scendere in campo con un’azione legale - spiega Emanuela Ferrari, un’abitante di vai Allende -, inoltre stiamo raccogliendo dei contributi tra i cittadini per autofinanziarci delle analisi dei fumi emessi dalla Lucchini. Affideremo l’incarico a un laboratorio specializzato».

L’Arpa ha realizzato delle prime misurazioni, ma i risultati delle analisi non convincono i cittadini. «Il Comune ha speso 34mila euro per commissionare le analisi ad Arpa - continua Paolo Vanoli, portavoce del Comitato - senza avere dei risultati concreti. Vogliamo sapere quali sostanze tossico nocive sono presenti nei fumi emessi dai camini della Lucchini, la puzza è insopportabile, noi cittadini continuiamo a respirare un’aria pesante che provoca irritazioni alle vie respiratorie». L’azienda esiste dal 1923, ma i problemi seri sono iniziati tre anni fa quando, probabilmente, è cambiato il ciclo produttivo del bitume.

«È una puzza insopportabile che provoca forti mal di testa e bruciori alle vie reporatorie - afferma Diego Dimalta, un abitante di via Morandi -. Da tre anni a questa parte, è peggiorata la qualità della nostra vita. Quando l’azienda emette i fumi, non si riesce a uscire di casa, una volta facevo le grigliate in terrazza, oggi non riesco più nemmeno a mangiare con le finestre aperte».

Sono tante le zone tartassate dalla puzza, via Allende è una di queste. «È un odore pesante, che una volta entrato in casa persiste a lungo - dicono Mura Simonato e Roberta Valenti -: se i fumi arrivano durante la notte al mattino ci svegliamo con la gola in fiamme e gli occhi che bruciano». Stesso problema a Rugacesio, un quartiere di Pioltello che confina con via Tiepolo. «Di notte l’odore ci ammazza - confermano Giovanna Muratori e Rosa Corrado, residenti in via Rugacesio -. Il 16 agosto abbiamo chiamato i carabinieri». Il consigliere provinciale dell’Udc, Roberto Biolchini, ha annunciato ieri la presentazione di un’interrogazione a Palazzo Isimbardi.

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