Pioltello, 16 dicembre 2011 - Imprenditore privato cercasi per realizzare le barriere fonoassorbenti sul ponte della ferrovia. È l’impegno assunto dalla Provincia per risolvere l’annoso problema lamentato dagli abitanti di Seggiano, assediati dall’inquinamento acustico della strada provinciale Pobbiano Cavenago. Dopo lo scossone di Gregorio Procopio, portavoce della lista civica Territorio e Società, che ha richiamato all’ordine i due pioltellesi in Provincia Roberto Biolchini (consigliere Udc) e Luca Agnelli (assessore al commercio), arrivano le prime risposte.

«Formalmente la mia interpellanza non è stata discussa - afferma Biolchini - ma l’assessore De Nicola si è subito attivato con gli uffici per dare risposta: per il 2011 nessuna opera era prevista, ma si sta lavorando affinché nel 2012 un privato installi a proprie spese delle barriere con pannelli fotovoltaici dai quali utilizzare l’energia prodotta».

Non è certo se e quando partiranno i cantieri per lo spostamento della strada, un progetto che giace da anni nei cassetti della Provincia. «I lavori dovrebbero iniziare a cascata con l’avanzamento della Brebemi - dice Biolchini - ma la situazione è complicata, il sequestro del cantiere di Cassano rischia di fare saltare i programmi. Ho l’impressione che la data del 2015, che avrebbe dovuto essere la panacea del mondo, in realtà non verrà rispettata a causa dei ritardi che si stanno accumulando».

C’è anche un problema di fondi. Lo spostamento del tracciato della sp 121, concordato da Biolchini e dall’assessore De Nicola, è stato finanziato in modo virtuale con una cifra stanziata sul capitolo di spesa del bilancio, ma di fatto non ancora reperita. «L’idea era quella di vendere un immobile dell’ente, ma la situazione di stallo finanziario in cui ci troviamo rischia di far saltare i piani. Bisogna ripartire alla carica per presidiare il progetto, affinché nel prossimo bilancio le cifre vengano inserite. Tuttavia, la crisi in cui versa il Paese sta mettendo tutto in discussione, perfino i progetti già approvati come quello della Pobbiano Cavenago».