Milano, 1 dicembre 2011 - Da oggi saranno 43 i Comuni dell’hinterland in cui vige l’ordinanza antismog che impone il divieto di circolazione ai veicoli Euro 3 diesel. Alle 34 adesioni di martedì ieri se ne sono aggiunte altre 7: Bareggio, Buccinasco, Cassano d’Adda, Cerro al Lambro, Corsico, Lainate e Zelo Surrigone.

Quarantatrè Comuni su 134. Il presidente della Provincia, Guido Podestà, si dice soddisfatto: «Per la prima volta la lotta allo smog è stata affrontata adottando il metodo del coinvolgimento di tutti i sindaci. Siamo arrivati ad avere non solo la decisione del Comune capoluogo, ma di oltre 40 Comuni dell’hinterland. Misure di lungo periodo saranno possibili grazie alla collaborazione con la Regione. Al momento, però, non possiamo non tener conto del fatto che, da oltre 15 giorni, sforiamo i limiti imposti dall’Unione europea. Non fare nulla era veramente inaccettabile».

L’ordinanza prevede il divieto di circolazione dalle 8.30 alle 18 per i veicoli Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato adibiti al trasporto persone. E dalle 7.30 alle 10 per i veicoli Euro 3 diesel senza fap adibiti al trasporto merci. Resterà in vigore fino a martedì 6 dicembre ma sarà sospesa nel weekend.

A Palazzo Marino, però, è polemica. Oggi è previsto un presidio delle associazioni ambientaliste, a partire dai «Genitori antismog», deluse dalla soluzione del blocco. Blanda, secondo le associazioni, dopo che si era paventata la chiusura al traffico del centro di Milano. E a favore del presidio si è schierato ieri Carlo Monguzzi, storico ambientalista, oggi nel Pd, presidente della Commissione Mobilità e Ambiente, dopo un passato nei Verdi. «Il blocco in centro? Serviva coerenza e coraggio, invece abbiamo dato la sensazione ai nostri cittadini che arretriamo davanti alla prima difficoltà. Non può essere una scusa l’impossibilità di potenziare i mezzi pubblici, dovevamo pensarci prima».