Pioltello, 23 novembre 2011 - «Siamo in una gabbia, la chiusura dei centri storici ci ha intrappolato nelle strade deserte, dove i clienti non passano più». È il grido di allarme che arriva dai commercianti di Limito, Seggiano e Pioltello Vecchia, le tre frazioni dove da un anno e mezzo sono state introdotte le isole pedonali, malviste dai negozianti locali. I commercianti chiedono la riapertura delle zone a traffico limitato, studiando progetti a costo zero per dare uno scossone alla crisi e salvare dalla chiusura i negozi di vicinato.

 

«Non lavoriamo più - afferma Giuseppe Bellantoni, presidente Ascom di Limito - da quando i centro storici sono stati chiusi al traffico, nei vecchi quartieri non c’è più il passaggio dei clienti, il commercio locale sta morendo. Il paese invecchia, gli anziani hanno bisogno dei negozi per fare gli acquisti di tutti i giorni e per avere dei centri abitati più vivi, dove la gente possa uscire di casa senza paura».

 

Nei giorni scorsi, il Comune ha incontrato i commercianti delle zone più bersagliate dalle nuove ordinanze sul traffico, ma in tutti i quartieri il coro della protesta è unanime.«Siamo disposti a collaborare per trovare delle soluzioni a basso costo -continua Bellantoni - non servono i soldi, ma idee che possano salvarci da questa pesantissima crisi. Si potrebbero creare dei negozi di nicchia, sviluppare un piano commerciale vincente, delle strategie che aiutino i negozianti a tenere aperte le saracinesche».

 

Le strade più tartassate sono via Dante di Limito, dove su una quarantina di negozi le saracinesche abbassate sono almeno dieci, la centralissima via Roma di Pioltello Vecchia e via Brasile a Seggiano. «Non ci rassegniamo - incalza il portavoce dei commercianti di Limito- continueremo a tornare alla carica per salvare i negozi della chiusura. Solo a Limito, entro fine anno falliranno altri due colleghi, al situazione è insostenibile». Nel mirino della protesta anche la svalutazione immobiliare dei quartieri. «Gli spazi commerciali chiusi rimangono vuoti e invenduti - ricorda Bellantoni- e questa situazione sta facendo abbassare il valore di tutti i negozi. A Limito la situazione è tragica».