Pioltello, 3 novembre 2011 - È stata accoltellata alla gola dall’amante del marito la donna uccisa ieri mattina al Parco della Besozza. È na casalinga milanese assassinata con rabbia e lasciata agonizzare in un parcheggio isolato. L’assassina le ha conficcato un coltello da cucina nella gola, un taglio così profonda da reciderle quasi la testa. La vittima, la 58enne Patrizia Reguzzelli, era arrivata a Pioltello a bordo della sua vecchia Y10 grigia per parlare con la giovane amante del marito, la 28enne V.O., un medico di Vimodrone. Si erano date appuntamento in un parcheggio isolato, a poche centinaia di metri da via Lago Malaspina.

 

Tra i motivi dello scontro la perenne indecisione dell’uomo a lasciare la famiglia, motivo per il quale l’amante era infuriata e accecata dalla gelosia. Prima di uscire di casa, V.O. ha preso con sé un coltello da cucina, decisa ad andare fino in fondo per eliminare quello che per lei era l’unico ostacolo al proseguimento della relazione dei due amanti. Sono volate parole grosse, qualche urlo e poi il fendente, risultato mortale. L’assassina è fuggita su una Volvo, ma ad incastrarla è stato il racconto di alcuni testimoni, che hanno riferito ai carabinieri di aver visto un’auto di grossa cilindrata viaggiare a tutta velocità. Gli inquirenti hanno passato al setaccio le immagini filmate dalle telecamere installate nella zona e da lì sono riusciti a risalire alla 28enne. Interrogata per ore, la giovane amante ha confessato nella tarda serata di ieri e per lei è scattato il fermo di indiziato di delitto.

 

L’omicidio ieri mattina al Parco della Besozza di Pioltello, una zona deserta situata a pochi passi da un cascinale del Comune, dietro il palazzo a vetri della 3M e a circa un chilometro dal quartiere residenziale Malaspina. A dare l’allarme sono stati degli operai diretti al cantiere della Brebemi che, intorno a mezzogiorno, sono entrati nel posteggio per accedere ad una strada sterrata che conduce all’area dei lavori della nuova infrastruttura provinciale. Entrando nel posteggio con un camion, uno degli operai ha notato il cadavere accasciato in un angolo, vicino ad una Y10 grigia.

 

Era l’auto della donna, arrivata sul posto nella tarda mattinata di ieri per incontrare la rivale in amore. Il marito è arrivato sul posto nel primo pomeriggio di ieri per riconoscere il cadavere della moglie. Spaventati, gli operai dell’impresa Gabanelli hanno immediatamente chiamato il 118 e, in pochi minuti, sono arrivati i militari della compagnia carabinieri di Cassano d’Adda e del nucleo investigativo di Monza. Da un primo esame del medico legale, la donna potrebbe essere morta ieri intorno alle dieci del mattino, un paio d’ore prima del ritrovamento. Il cadavere non mostrava ancora i primi segni di irrigidimento e gli abiti non erano strappati. Mora e con i capelli tagliati corti, la donna indossava un paio di jeans, scarpe sportive e un giubbotto. Nessuna borsa e oggetti personali sparsi per terra.