Pessano cion Bornago, 27 ottobre 2011 - Di giorno carpentiere, di notte ricettatore di rame. Aveva messo in piedi una raffineria di oro rosso con tutti i crimi e si arricchiva alle spalle degli imprenditori dell’hinterland per cui lavorava come cottimista, derubandoli. Nel suo deposito di via Galilei a Pessano con Bornago, ora sotto sequestro, i carabinieri hanno trovato 20 tonnellate del prezioso metallo, pronto per essere smerciato, valore commerciale 200mila euro. Luca V., 37 anni, fedina penale immacolata come un giglio fino all’altro ieri, è stato arrestato dai militari di Vimercate in flagrante, mentre ritirava 500 chili di rame appena sotratto dai magazzini di una ditta di Cavenago Brianza. L’accusa è di ricettazione.

 

Per lui i clienti erano «obiettivi» da ripulire alla prima occasione buona. A condurre le divise al deposito dell’artigiano è stato uno dei corrieri che aveva al soldo per il suo traffico, denunciato a piede libero: Stefano F., 20 anni, di Pioltello. Quella di Pessano è la più grossa centrale di stoccaggio di rame mai scoperta a Milano e provincia e probabilmente in Lombardia. Per gli investigatori era operativa da un anno. Per smascherare l’organizzazione - il carpentiere aveva «assunto» diversi ladri di metalli, i carabinieri li stanno rintracciando in queste ore, - è stata fondamentale la denuncia di una vittima.

 


Un noto industriale si è accorto che dopo l’intervento della LV Carpenteria, così si chiama la ditta dell’arrestato, dai suoi cancelli aveva preso il volo un’ingente quantità di rame. La segnalazione tempestiva è stata raccolta dalle pattuglie che hanno intercettato il mezzo descritto dall’imprenditore e l’hanno seguito fino alla mèta.
I MILITARI si sono ritrovati così davanti a una vera e propria catena di trasformazione dell’oro rosso. La merce arrivava nascosta nei cavi e veniva separata dalla plastica con un macchinario ad hoc, quindi era sottoposta a un processo di polverizzazione e infine era raccolta in appositi contenitori, visionati dai clienti interessati all’affare: comprare rame low cost. Un giro ormai consolidato.

 


Gli inquirenti stanno ricostruendo la fitta rete di contatti del ricettatore. Innanzitutto, i derubati: sono una ventina le denunce per furto di oro rosso sotto la lente degli investigatori, ma le divise al comando del tenente Marco D’Aleo stanno ricostruendo anche la clientela del carpentiere. Altri imprenditori che in tempo di crisi erano diventati habitués dell’outlet del rame di Pessano. Ora l’artigiano è in carcere in attesa di giudizio, mentre sulla sua raffineria sono stati messi i sigilli. I furti di rame sono una delle emergenze più sentite sul fronte sicurezza: in Lombardia negli ultimi tre anni sono quadruplicati.